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    Romamania: Champions e Totti, sarebbe il finale perfetto

    Romamania: Champions e Totti, sarebbe il finale perfetto

    Serviva un solo risultato. E' arrivato. Stavolta non c'erano seconde chance per la Roma di Luciano Spalletti, contro il Napoli si doveva vincere. C'è chi parlerà di buona sorte, chi di cinismo, sta di fatto che ai giallorossi è bastato il minimo sforzo offensivo nel pomeriggio dell'Olimpico per avere la meglio sugli azzurri, bloccati da Szczesny e dalle sue parate fino alla rasoiata di Radja Nainggolan, che consegna lo scudetto alla sua odiata Juventus ma che, soprattutto, permette alla Roma di avere un obiettivo forte al quale puntare nelle ultime tre giornate di campionato.
    Non è il caso di fare tabelle, anche perché nella storia giallorossa finiscono puntualmente per essere disattese. Sarà una battaglia di nervi lunga 270 minuti e la speranza è che quelli del Napoli, reduce da una stagione caratterizzata dal sogno tricolore, possano rivelarsi meno saldi di quelli della Roma, che raccoglierebbe il secondo posto in extremis dopo un girone d'andata da incubo. 
    Anche nella sfida con i partenopei si è rivisto in campo Francesco Totti. Niente gol e niente assist diretti, è vero, ma la sua presenza continua a fornire un alone quasi mistico ai finali di gara giallorossi. Ha messo Salah in condizione di calciare a tu per tu con Reina ma l'egiziano ha mancato l'aggancio decisivo, per poi pescare Pjanic con uno scavetto dei suoi. Dal bosniaco a Salah fino a Nainggolan, destro nell'angolo basso e 1-0. Con Totti è un'altra Roma, una Roma che si riappropria della spinta dei suoi tifosi e che continua a volare verso il secondo posto, al punto da far vacillare Pallotta. Il rinnovo, ora, appare possibile. Un altro anno con lui, magari in Champions League senza passare dai preliminari. E' il sogno di tutti i tifosi.

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