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Romagnoli, così perdi definitivamente la Nazionale. Manca il salto di qualità, ma le richieste per il rinnovo con il Milan...
MANCA IL SALTO DI QUALITA' - Più di 200 partite alle spalle, la fascia di capitano al braccio. Alessio Romagnoli può essere considerato un giocatore esperto nonostante abbia 'solo' 25 anni. E il ruolo che gli è stato dato dalla società implica un senso di responsabilità elevato sul campo. Ma il centrale di Anzio non convince, la sensazione è che la parabola di miglioramento si sia fermata a quei sei mesi fantastici in coppia con Leonardo Bonucci. Il lungo stop per infortunio non può essere un alibi perché gli errori commessi sono frutto di disattenzioni o di letture sbagliate. Con il suo ritorno in campo il reparto difensivo è diventato più vulnerabile nonostante le ottime prestazioni offerte dal compagno Simon Kjaer. Le qualità fisiche e tecniche ci sarebbero anche ma il salto di qualità non è arrivato. E lo stesso c.t azzurro Mancini nutre ancora forti dubbi sul suo conto (non viene convocato dal novembre del 2019 quando trovo anche la via del gol nel 9-1 all'Armenia).
RINNOVO TUTTO DA IMPOSTARE - Già domenica sera contro il Verona i rossoneri avranno l'opportunità di rialzare la testa e proseguire quel cammino che ha ricreato entusiasmo e senso di appartenenza tra i tifosi. Lo dovrà fare il suo capitano Romagnoli, chiamato a una stagione fondamentale per il proseguo della carriera. Al Milan sta bene e guadagna bene (3,5 milioni netti), ma il contratto scade nel 2022. E il suo agente Mino Raiola vorrebbe alzare il suo ingaggio portandolo a quota 5 milioni. Ma certe cifre vanno giustificate con prestazioni da top player sul campo. E Alessio deve ancora dimostrare di poter ambire a uno status così ambizioso.