Roma: una partita, quattro obiettivi
A quattro giorni dal derby, Aurelio Andreazzoli ha già bene in mente la Roma che scenderà in campo nella finale di Coppa Italia. Tre 'esclusioni' eccellenti: Stekelenburg, Pjanic e Osvaldo. Il portiere è già con le valigie in mano: è reduce da un infortunio e la società preferisce evitare il rischio gratuito di una nuova ricaduta. Il bosniaco ha una caviglia in disordine, mentre Osvaldo pagherebbe l'espulsione negli ottavi con l'Atalanta e i contestuali meriti di Destro, trascinatore della squadra grazie ai gol decisivi realizzati contro Fiorentina e Inter.
Il modulo scelto sarà il 4-2-3-1. In questo scacchiere è a rischio anche la presenza di Burdisso. L'argentino avrebbe più possibilità di essere promosso tra i titolari nel caso Torosidis non desse piene garanzie (problemi ad una caviglia). In quel caso Marquinhos sarebbe spostato a destra con l’inserimento del 'bandito' al fianco di Castan. A sinistra appare molto probabile il ritorno di Balzaretti, ma attenzione ai progressi di Dodò. A formare la diga in mezzo al campo saranno De Rossi e Bradley. Per Capitan Futuro potrebbe essere l’ultima partita in maglia giallorossa, e sogna... un 'ricovero’ dopo un suo gol. Alle spalle di Destro agiranno Lamela, Totti e Marquinho, probabilmente preferito ad un Florenzi affaticato.
Queste sono le indicazioni di massima che filtrano da Trigoria: tutto sarà studiato nei minimi dettagli nei prossimi giorni. Da una singola partita, infatti, passano ben quattro obiettivi: la vittoria della Coppa e dunque la stella d'argento, un successo nel derby dopo due anni, l'accesso alla finale di Supercoppa da giocarsi in agosto contro la Juventus e la qualificazione in Europa League. Mica male.