Roma, una panchina per tre: Allegri, Mazzarri o Pellegrini
Andreazzoli ha fallito nel proprio percorso. Non è stato capace di dare un'anima alla squadra e ad invogliarla a tenere alta la concentrazione e la tensione nervosa contro le piccole. La Roma ci è ricascata. Dopo la figuraccia contro il Palermo, ne è arrivata un'altra, all'Olimpico, contro il Pescara. Una stagione negativa, balorda, ma alla fine della fiera sarebbero bastate queste due vittorie per tenere viva la speranza di conquistare il terzo posto, la maggiore aspirazione in ottica campionato. Invece allo stato attuale una qualificazione all’Europa League è subordinata alla conquista della Coppa Italia.
Il derby sarà l’ultima partita di Andreazzoli sulla panchina della Roma. Il d.s. Sabatini vorrebbe confermarlo a Trigoria in veste di collaboratore, ma non è da escludere che il tecnico di Massa alla luce di questa esperienza punti ad un’altra panchina di serie A. Il primo nome sul taccuino dirigenziale risponde a Massimiliano Allegri. In sostanza per questa trattativa le sfortune del Milan saranno pari alle fortune della Roma. Perché le chance di offerta di rinnovo del Milan nei confronti dell’allenatore toscano aumenteranno proporzionalmente rispetto alla conquista del terzo posto, insidiato dalla Fiorentina.
In caso di mancato contratto, Allegri sarà giallorosso fino al 2016 e la dirigenza è già al lavoro per la prossima campagna acquisti. Sugli altri candidabili: Mazzarri in ribasso, è vicino al nuovo matrimonio con il Napoli; mentre spunta l'ipotesi Pellegrini, attuale allenatore del Malaga. Il club è pronto a prendere Martinez al suo posto.