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    Roma, tutti i capi d'accusa a Ghisolfi: dal flop Le Fée ai mancati arrivi di En-Nesyri e Badé

    Roma, tutti i capi d'accusa a Ghisolfi: dal flop Le Fée ai mancati arrivi di En-Nesyri e Badé

    • Redazione CM
    Il mercato estivo della Roma si sta rivelando un flop assoluto: non male, considerando la situazione, i 6 gol di Dovbyk tra campionato ed Europa, e non male qualche sprazzo di Manu Koné a centrocampo. Il resto, dopo tre mesi di campionato, risulta gravemente sotto la sufficienza. Soprattutto Enzo Le Fée, comprato per 23 milioni di euro dal Rennes e fin qui mai veramente un titolare, né con De Rossi, né con Juric. Male anche gli impatti di Hermoso e Hummels, arrivati da svincolati per puntellare una difesa che però ha visto Mancini, Ndicka e Angelino come interpreti principali. E poi Soulé, quasi 30 milioni alla Juventus, che gioca solo quando Dybala è indisponibile. Un grande equivoco in fase di costruzione della rosa. 

    PASSI NON FATTI - Ma è ciò che non è stato fatto, più di ciò che è stato fatto, a costituire il capo d'accusa più grande nei confronti del dirigente francese: due richieste specifiche di De Rossi, l'attaccante Youssef En-Nesyri e il difensore Loic Badé del Siviglia, non sono state esaudite per questione di pochi milioni, quando gli accordi erano stati ormai raggiunti; sfumato Badé, Ghisolfi ha chiuso per Tiago Djalò dalla Juventus tenendo De Rossi all'oscuro di tutto, salvo poi vedersi porre il veto dall'ex allenatore una volta venuta fuori la faccenda; infine, la questione Danso con il problema cardiaco emerso nelle visite mediche, qualcosa di oggettivamente imprevedibile, ha esasperato una situazione già delicata. 

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