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Roma: Totti e De Rossi omertosi sulle minacce degli ultrà
Per la Digos, i calciatori ascoltati a verbale sono stati “spinti solo dalla volontà di sminuire l’accaduto, giungendo persino, come nel caso di De Rossi, a negare l’evidenza“. Per il momento, i quattro tifosi identificati sono di fronte al gup che li giudicherà con rito abbreviato. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio degli ultrà, difesi dall’avvocato Lorenzo Contucci. La partita, ora, si giocherà in aula. Nel capo d’imputazione, si legge che i tifosi avrebbero costretto Totti, De Rossi, l’ex portiere romanista De Sanctis e Juan Manuel Iturbe “ad avvicinarsi alla Curva Sud e subire sputi, lancio di oggetti, insulti”. Li avrebbero obbligati gridando: “Non uscirete dallo stadio prima di mezzanotte, anzi uscirete quando lo diremo noi… state attenti in discoteca”. Di fronte alla Digos, i calciatori avevano poi minimizzato con dichiarazioni definite «attendibili» dal gip, ma considerate dagli inquirenti «palesemente omertose». L’unico a ricostruire puntualmente i fatti, era stato De Sanctis. “Mi hanno gridato più volte “napoletano di m…” e “mercenario”… io mi sono sentito ovviamente intimorito”, aveva detto a verbale.
da Il Tempo