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Roma, Totti: 'Coric ci farà impazzire. Pastore è un top player'
Le impressioni sul ritiro.
Al momento sta andando nel migliore dei modi, con serenità, strutture megagalattiche. Ci hanno accolto benissimo a San Diego e la tournée ha preso piede come volevamo. La squadra si sta allenando bene, i nuovi si stanno inserendo, speriamo lo facciano il prima possibile. Mi piace lo spirito che hanno e come si comportano. E’ la strada giusta per cose importanti.
Sui nuovi.
E’ normale che tra l’emozione e il cambiamento, la lingua, non sia mai facile. Ma con l’aiuto dei veterani riusciranno a inserirsi bene. Questi giovani hanno grande prospettiva.
Su Coric.
Non è facile palleggiare con una cosa diversa dal pallone, molto più piccola. Ma sono cose diverse, uno è il circo e l’altra è il calcio. Ho visto tanti fare numeri fuori dal campo ma che poi non si sono realizzati. Tecnicamente è portato e spero che ce lo faccia vedere. E’ giovane e forte, sicuramente i tifosi della Roma rimarranno a bocca aperta.
Kluivert.
Come viso sono uguali, ma come giocatori sono ben diversi. Il papà era più goleador d’area, lui è velocista. Ti punta spesso, cerca sempre l’uno contro uno e ti può mettere in difficoltà in qualsiasi momento. E’ molto esile, ma anche cattivo e utile alla causa. Farà vedere le sue qualità.
Pastore.
Lo conosciamo tutti, è un giocatore di qualità e quantità. Era il giocatore che serviva in questo momento, è un ragazzo eccezionale, disponibile con tutti. Non fa vedere agli altri che è un giocatore sopra la media, è un top player che ci fa piacere avere con noi. Aspettiamo di vedere lui, sia gol che assist. Non lo responsabilizziamo troppo, se le prenderà da solo, ha il carattere giusto.
Su Roma-Parma all’ultima di campionato.
Tutti abbiamo pensato la stessa cosa. Io l’ho vissuto in prima persona, è un ricordo indimenticabile. Spero che si possa ripetere, non so se è il destino ma noi romanisti viviamo anche di questi sogni. Magari non ne realizziamo tantissimi, ma con la testa viaggiamo su livelli mondiali. Magari porterà qualcosa di positivo, ma non dipende da noi.
Hai dormito prima di Roma-Parma?
Ho dormito, ma era una notte diversa. Eravamo convinti di portare a casa il risultato, era impossibile perdere davanti a non so quanti spettatori. Era giusto così, dopo un anno intero da primi in classifica avendo ucciso il campionato. Squadra e allenatore erano forti, era giusto vincere lo scudetto all’Olimpico. Non lo abbiamo vinto a Napoli apposta, per rispetto dei tifosi.
Di Francesco.
Oltre ad essere un mio grande amico, abbiamo vissuto insieme quel Roma-Parma. Poi siamo sempre rimasti in buoni rapporti e abbiamo avuto un’amicizia extra-calcistica. Quando ho saputo che sarebbe stato il prossimo allenatore, pensando che ero agli sgoccioli ero dispiaciuto perché sarebbe stato perfetto avere lui all’ultimo anno. Oltre che è un amico è un grande allenatore, spero che possa rimanere a lungo.
Farai l’allenatore?
Non ci penso e non mi piace, vedremo se mi scatterà qualcosa. Ad ora ho altro a cui pensare.
Cosa provi quando vedi un bimbo con la maglia della Roma?
Quando vedi qualsiasi persona con la tua maglia di gratifica, fa sempre effetto. Ma indossata da un bambino fa ancora più effetto perché vuol dire che il padre e la madre gli hanno spiegato cosa è successo in questi anni. Se è piccolo non ha visto quello che ho fatto, ma grazie ai genitori questo bambino crescerà nel migliore dei modi. I bambini sono la cosa più bella che ci sia. Essendo padre di tre figli mi immedesimo.
Ritirare la numero 10?
Io ho sempre detto di no, poi deciderà la società. Come ho realizzato io il mio sogno di avere la 10 della Roma e la fascia di capitano… Non è neanche facile indossarla qui, ma se troviamo un altro Totti o un altro Messi se la prende lui o gliela porto io.
Il calciatore più simpatico?
Cassano, è facile. Lo senti sempre, anche quando dorme. E’ piacevole starci insieme, un giorno però. Poi stop alle telefonate.