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    Roma, Spalletti: 'Florenzi non mi lasciava la mano dal dolore, toglie la gioia della vittoria. Su Dzeko...' VIDEO

    Roma, Spalletti: 'Florenzi non mi lasciava la mano dal dolore, toglie la gioia della vittoria. Su Dzeko...' VIDEO

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    Vittoria in rimonta per la Roma di Luciano Spalletti sul Sassuolo. L'allenatore toscano ha parlato nel post partita a Premium Sport: "L'infortunio di Florenzi? L'espressione era tutto un programma, non mi lasciava la mano dal dolore che aveva. Siamo tutti dispiaciuti, annulla la gioia della partita, questo incidente qui non ci voleva dopo una buona gara. Grande reazione della Roma? Il Sassuolo stava facendo la gara che ci aspettavamo, abbiamo preso gol troppo velocemente, ci siamo rimessi in moto un po' a fatica, è stato più un corteggiamento nella prima parte, ma abbiamo giocato una buona partita. Nel secondo tempo, dopo il bel gol di Edin, la squadra si è sciolta, si vedeva che poteva segnare di nuovo. Juventus-Napoli? Dirà qualcosa in questo turno perché è una gara importante, però ancora è presto". 

    SUPER DZEKO - "La ricerca del gioco offensivo è o tra le linee, alle spalle dei mediani, o dietro la linea difensiva, quelle sono due zone dove si fa più male quando si libera il compagno di squadra. Nainggolan ha fatto bene i controlli a entrare, un paio di volte ha perso tempo a imbucare, però poi ha fatto bene, si è fatto trovare lì ma è andato a giocare con la linea difensiva, l'ho visto come piace a me, è tornato il calciatore di cui abbiamo bisogno. Vermaelen terzino? No, lo metterei in difficoltà. Rüdiger si può adattare, ha questa imperialità di andare sulle traiettorie alte, ha velocità di copertura. Eravamo contenti di averlo recuperato. Vermaelen meglio mediano che terzino. Come ho fatto a trasformare Dzeko? Fa tutto da solo, in dei momenti fa venire rabbietta di andare a scuoterlo, in altri ti alzi e applaudi, fa delle cose abbinando forza, qualità, estro, tecnica, sensibilità. Il discorso del post Palermo? È chiuso, può esistere che due abbiano punti di vista diversi. Ma io non vado a dirlo a Ulivieri... lo tengo lì ed è finito lì. Questione di casta? No, di categoria". 

     

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