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    Roma senza difesa: le colpe di Garcia

    Roma senza difesa: le colpe di Garcia

    L'errore più grave che la Roma potrebbe commettere dopo il soffertissimo 3-2 sul Bayer Leverkusen sarebbe quello di non considerare con la dovuta preoccupazione i soliti limiti evidenziati dalla squadra, sia in fase offensiva che diffensiva, errori che nella competizione dei dettagli (come Josè Mourinho ama definire la Champions League) non ci si può concedere se si ambisce quanto meno a superare la fase a gironi. Anche nella partita di ritorno contro la formazione tedesca, la Roma ha dimostrato quella presunzione che è alla base della sua incapacità di gestire qualsiasi risultato e di proteggersi sugli attacchi avversari; problemi che nascono a monte, dalle scelte di formazione di Rudi Garcia e dalle caratteristiche connaturate nella rosa giallorossa. 

    GLI ERRORI DI GARCIA - Soltanto una squadra con attaccanti sempre disposti al sacrificio anche nella fase di non possesso può permettersi di scendere in campo con un 4-3-3 con due terzini più bravi a spingere che a difendere, due terzi del centrocampo con qualità prettamente offensive e tre attaccanti. Garcia era stato bravo a inizio stagione a correggere una formazione eccessivamente con la presenza contemporanea di due solisti come Gervinho e Salah inserendo un equilibratore come Iago Falquè ma, non appena la Roma ha messo in serie le 5 vittorie consecutive in campionato alla vigilia dello scontro diretto con l'Inter, anche il tecnico francese si è probabilmente autoconvinto di aver trovato la formula giusta, dimenticando le lacune di alcune individualità come gli incerti Szczesny e Rudiger. Con i due gol di stasera, sono 10 quelli incassati in Champions dalla Roma, che si conferma la peggior difesa del torneo.

    LA CHAMPIONS DECIDE TUTTO - Anche contro i nerazzurri era andata in scena una prova decisamente preoccupante dal punto di vista tattico, nella quale Mancini è stato bravo a incartare il collega romanista bloccandogli le corsie esterne e intasando tutti gli spazi e ribadendo una volta di più che i giallorossi faticano a trovare una vera alternativa alle ripartenze e all'attacco in campo aperto per fare mare al proprio avversario. Per non parlare dell'insistenza su un modulo tattico che pare non concedere spazio a cambiamenti, per esempio il passaggio ad un 4-3-1-2 più equilibrato con Florenzi spostato a centrocampo e Pjanic nelle vesti di trequartista alle spalle delle punte. Da tempo a Roma la critica alla squadra è soprattutto una critica rivolta a Garcia e alla sua incapacità di far rendere al massimo una squadra di qualità assoluta: solo il superamento del turno eviterebbero la riapertura dei processi nella Capitale e un addio probabilmente inevitabile per il francese al termine della stagione.


    Andrea Distaso
    @AndreaDista83

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