Roma, Rosella Sensi: 'Spalletti soffre interiormente. E su Samuel e Capello...'
Un lungo viaggio dagli inizi fino all’attualità. Rosella Sensi, ex presidente della Roma, era ospite oggi negli studi di Centro Suono Sport durante la trasmissione “Te la do io Tokyo”. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni, partendo dalle parole su Cesare Prandelli, avversario di domenica sera: “È una persona molto educata, garbata e tranquilla. Ho un ricordo strano di quella stagione, mi dispiacque molto che se andò via. Non credo però che nulla succeda per caso, forse doveva andare così”. Poi un ritorno al passato, con gli inizi al fianco del papà Franco Sensi: “I primi giocatori conosciuti sono stati Balbo e Lanna, c’era un clima di familiarità. Mazzone aveva una personalità fantastica, i giocatori erano quasi terrorizzati da lui”. Poi sulla scorta nel 2006: “È una cosa davvero brutta che non auguro a nessuno, ringrazio quei ragazzi di quel periodo per avermi protetto”. Poi è arrivata la telefonata in diretta di Fabio Capello, che ha voluto salutare la sua ex presidente: “Fabio non voleva essere simpatico, voleva solo vincere. È meglio di Mourinho”. Poi sulle trattative di mercato: “Samuel è stata la cessione più dolorosa, è un ragazzo d’oro. Non volevo firmare col Real, non ce la facevo. Sapevo che da quel momento sarebbe cambiato qualcosa: c’era qualcosa in più in lui. Emerson? L’avevamo dato al Real, lui ha preferito andare alla Juventus e a Baldini si è occupato della trattativa”. Capitolo Spalletti: “È uno che soffre molto interiormente. Non ho condiviso tante volte le sue scelte tecniche, in primis quella di Francesco (Totti, ndr). Però è un grandissimo professionista”.