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Real Madrid-Roma, le pagelle di CM: Olsen evita lo tsunami, flop Schick. Zaniolo...
Florenzi 5: Resta schiacciato per tamponare Marcelo e Isco, ma a finire con la carrozzeria rovinata è proprio Alessandro. Nel primo tempo riesce almeno a non farsi rubare lo stereo dentro l’auto, ma nella ripresa si portano via pure la tappezzeria. Non ha combattuto.
Manolas 5: Qualche applauso per la rete al Barcellona, nessun fischio durante la partita perché Kostas non si rende antipatico. Un difetto visto che permette di tutto e di più a Bale e compagni. Il gallese lo manda a letto senza favola della buonanotte, Diaz gli mette pure il cappello col pon pon in testa stile Marchese del Grillo.
Fazio 5: L’immagine della paura arriva a inizio ripresa quando compie un retropassaggio direttamente in angolo. Bale e Benzema gli lasciano alcuni scatti compiuti durante la gira in area romanista. Di una lentezza allarmante. Ammira con l’amico Manolas una veronica in area piccola di Asensio.
Kolarov 4: Prima dormita su Bale, poi si stiracchia quando Carvajal per due volte trova il buco. Sembra il nuovo Maicon: mondiale finito, motivazioni esaurite. Nella ripresa si fa notare solo per un sinistro parato da Navas. Speriamo di sbagliarci ma il suo inizio stagione è da incubo. Stasera sembrava in pensione.
Nzonzi 4,5: Modalità Tullio De Piscopo in Andamento lento, ma a volte serve per calmare le acque nel maremoto Blanco. Fa beccare un giallo a Ramos, ma fa pure abbassare le braccia quando Modric lo pressa. Sembra correre sul tapis roulant. Peggio da mezzala che da regista, ma questo era facilmente intuibile. (24’st Schick 4,5: E’ entrato Iturbe? No, è Schick. aspettiamolo, o anche no. Under gli serve un bel pallone, lui arriva più dinoccolato di Luca Giurato)
De Rossi 6: Vede i Raggi B di Blade Runner quando Modric serve Isco, ma riacquista la vista su un inserimento quasi letale di Benzema ed è l’unico a gestire un minimo di manovra dal basso. Compie il fallo da giallo da cui nasce il gol di Isco, evitabile. Ultimo ad abbattersi, ma le sensazioni non sono affatto positive. Rigenerarsi sarà dura stavolta.
Zaniolo 5,5: Dalla Primavera alla Champions League. Il piccolo Principe si risveglia nello stadio dei sogni e contro Re Modric. Sembra sereno, ma sui primi due palloni gli tremano gambe e braccia. Poi si calma e supera Bale con una personalità rara. Nicolò non sfigura, ma un ingresso meno traumatico tra i grandi forse sarebbe stato meglio. (9’st Pellegrini 5: non è all’esordio, ma sembra di sì. Sembra impaurito, come sempre. E si perde Asensio come acqua)
Under 6: Dopo un quarto d’ora prova a spegnere i fari del Bernabeu con un tentativo da fuori che finisce a lato, poi è il più lesto ad approfittare degli errori del Real e a far ripartire la manovra. Nella ripresa si ritaglia da solo un raggio di sole che per poco non abbaglia Navas.
Dzeko 5: Cinquanta volte di Champions, ma non la migliore. L’eroe della scorsa stagione non riesce a ritrovare la verve, sembra aver perso gli stimoli anche perché palloni buoni gliene arrivano col contagocce. Dopo un’ora prova da solo a concedersi una gioia. Si muove bene, conclude poco se non nel finale quando impiega Navas di testa.
El Shaarawy 5: Non ha l’X Factor giusto per ottenere i sì del Bernabeu. Prova qualche strappo da Faraone, ma da queste parti serve ben altro. Perde pure il pallone dal quale nasce il 2-0. Monchi da due anni dà la caccia a un esterno, ma da due anni si riparte con El Shaarawy titolare. Brodino. (16’st Perotti 5: si rivede pure il Monito. Giusto per i tabellini)
DI Francesco 4: Prova la sorpresa Zaniolo, riprova il 4-3-3, ma non ritrova la Roma. Centralmente il Real sembra un treno, e la Roma sembra immobile sul binario. Il possesso di palla è tutto Blanco, e nella ripresa il Real sembra voler risparmiare le forze. Si è consegnato mani e piedi al patibolo, senza nemmeno combattere.
REAL MADRID
Navas 7: Si riprende la porta nella competizione che più ama, ma per 45 minuti resta con le mani in mano. Poi il miracolo su Under e la bella lettura sul sinistro velenoso di Kolarov. Ultimi applausi sul colpo di testa di Dzeko.
Carvajal 6,5: Quasi non crede ai suoi occhi. Kolarov gli lascia il foglio in bianco per dipingere ciò che preferisce. Sbaglia qualche lettura, ma resta un pericolo costante.
Sergio Ramos 6: Inizia stasera la sua rincorsa all’ennesima impresa di Champions. Il giallo dopo venti minuti non lo imbarazza, ma il capitano permette qualche leggerezza non da lui.
Varane 6,5: Trasmette un senso di relax appena il pallone arriva dalle sue parti. Chiude Dzeko fuori da casa, e permette qualcosa giusto a partita virtualmente chiusa.
Marcelo 6: Anche in Liga non ha ancora inserito la quarta. Gioca a ritmo moderato costringendo comunque Florenzi sulla difensiva.
Kroos 6,5: Un allenamento. Palleggia, dirige il gioco, studia qualche schema. Tutto con una scioltezza imbarazzante.
Casemiro 6,5: Schermo perfetto e apri pista per i compagni. Il brasiliano come al solito si vede poco, ma rende tanto.
Modric 7,5: Inizia con un assist geniale per Isco, prosegue con canti lirici che potrebbero portare sempre più il Pallone d’Oro. E’ il miglior centrocampista del mondo, a mani basse. E senza appello. (40’st Ceballos ng)
Bale 7,5: La folle corsa spalmata su 90’, un cavallo di razza imprendibile che sfiora il gol in due occasioni e va in surplace per non affaticarsi troppo. Nella ripresa ecco la fitta che spegne le speranze giallorosse. (28’st Diaz 7: ha voglia di farsi vedere. Purtroppo per la Roma. E si fa notare parecchio al 90’ con un gol da antologia)
Benzema 6,5: Ha più spazio di quanto di solito gliene concedono, ma non sempre è lucido. Ad inizio ripresa serve a Bale un pallone troppo arretrato. Fa comunque reparto, e sembra più invogliato dal dopo Cr7. (16’st Asensio 6,5: classe pura come quando regala una veronica in area giallorossa nel finale)
Isco 7: Ricambia la fiducia con un primo tempo assolutamente da incorniciare che si conclude con la magia su punizione che porta avanti il Real. Nel secondo tempo si riposa un po’. Ce l’ha con l’Italia, ora lo sappiamo.
Lopetegui 7: Il Real post Cr7 è una macchina coordinata, una squadra che sa cosa vuole e come raggiungerlo. Rischia qualcosa dietro, ma davanti è devastante.