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Roma, Pastore: 'Ho iniziato bene qui, spero di continuare. Il Psg per sempre il miglior club dove ho giocato'
SUL PSG - "Io un problema per il Psg? Il problema è essere un giocatore che non gioca mai. Sinceramente, però, ho giocato con tutti gli allenatori che si sono seduti sulla panchina, non ho mai avuto alcun problema con nessuno. Se fosse stato così avrei trovato una soluzione prima, ma sinceramente non c'è stato bisogno".
LUCI E OMBRE - "Il peggior ricordo in Francia? Il primo anno, quando non abbiamo vinto il campionato per un punto. Avevamo fatto bene, con una buona squadra, e abbiamo perso il titolo per una sola partita. Volevo vincere al primo anno, però è andata cosi. Ero felice a Parigi, ma sapevo che era il momento di partire. Non ero felice di andarmene, ma ero comunque soddisfatto perché avevamo vinto tutto. Ho conosciuto delle persone fantastiche a Parigi, è sempre stata una città perfetta per la mia famiglia, stavo davvero bene. Sapendo che dovevo andarmene, è stato un po' difficile, ma è andata così. Il mio momento al Psg era finito, il club aveva l'intenzione di prendere altri giocatori e non volevo restare in una squadra per non giocare. Comunque il Psg rimarrà il miglior club in cui sono mai stato. Noi giochiamo a calcio per vincere trofei, per la società. Ma i più importanti sono i tifosi, quelli che pagano il biglietto per andarti a vedere. È l'ultima cosa che rimarrà nel mio cuore quando mi ritirerò, i trofei li puoi mettere da qualche parte, ma l'affetto che ti dimostrano i tifosi quotidianamente resta a vita".