'Non mandiamo via De Rossi'. E' un coro unanime che va dal presidente James Pallotta al d.g. Baldini passando per Italo Zanzi, nuovo amministratore delegato. La Roma non vende De Rossi, ma il campo fa pensare ad altro. Il centrocampista di Ostia è ufficialmente una seconda linea da quella maledetta espulsione per gomitata su Mauri: squalifica per tre giornate e al rientro due panchine. Costerà alla Roma 10 milioni di euro a stagione fino al 2017, nuovo anno previsto per l'inaugurazione del nuovo stadio e della conquista del prossimo scudetto giallorosso.

Il passivo al bilancio consente poche elucubrazioni mentali: una spesa simile è giustificata soltanto se De Rossi rientra al centro del progetto tecnico, altrimenti sarebbe una pazzia continuare ad investire così tanto per uno dei meno utilizzati della rosa. Tutti gli altri centrocampisti hanno giocato più di lui: Florenzi 1.158 minuti, Tachtsidis 944, Bradley 836, De Rossi 605. È partito titolare solo 7 volte in 17 giornate, mentre nel campionato scorso con Luis Enrique erano 17 su 17 (1.518 minuti giocati su 1.530). Era il più utilizzato, ora è il sedicesimo della rosa. Fino in questo momento De Rossi è rimasto in silenzio, e arrivati a questo punto risulta complicato ipotizzare una cessione a gennaio. Ma il tempo inizia a stringere e per la società è ora di prendere di petto la situazione, lasciando da parte gli slogan pubblicitari.