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    Roma, non solo Volpato: progetti, scouting e la nuova gestione con Mou. I segreti di un settore giovanile al top

    Roma, non solo Volpato: progetti, scouting e la nuova gestione con Mou. I segreti di un settore giovanile al top

    • Emanuele Tramacere
    Cristian Volpato è oggi sulla bocca di tutti. Il gol segnato dal fantasista italo-australiano classe 2003 della Roma contro il Verona è serivto a ripuntare la luce sui giovani talenti di cui il nostro calcio ha un disperato bisogno. Del resto sta accadendo lo stesso con la Juventus, è successo in passato con il Milan, è il segreto dei successi dell'Atalanta, della salvezza economica dell'Inter e via discorrendo. Eppure, da 10 anni a questa parte quello dei giallorossi, è un settore giovanile capace di sfornare di anno in anno calciatori pronti per il calcio dei grandi e che oggi riempiono le prime squadre di mezza europa e non solo. Da quando però Mourinho è arrivato in giallorosso c'è per questi ragazzi una speranza in più.

    PROGETTO INTERNAZIONALE - Con Massimo Tarantino prima e ora con Vincenzo Vergine, il settore giovanile della Roma si è trasformato in una realtà solida e internazionale. Non è un caso che soltanto qualche anno fa il Cies aveva confermato che il settore giovanile giallorosso era nella top 5 per produttività in tutta Europa. Internazionale, proprio per volontà dei dirigenti, fin dai giovanissimi perché l'obiettivo dichiarato negli ultimi anni è sempre stato quello di investire in "esperienze formative" non solo in Italia, ma anche all'estero. Perché il confronto con altre realtà aiuta a formare persone più complete e adatte ad affrontare gli imprevisti della vita. Anche per questo, in ognuno degli staff delle singole categorie (dall'Under 15 in su) è presente un preparatore, allenatore, specialista che proviene da realtà estere e che porti con sé un background unico.

    SCOUT E TERRITORIO - Ovviamente tutto questo si basa su investimenti che, spesso e volentieri, non sono tangibili nell'immediato e che non portano risultati sul campo. Soldi spesi (10 milioni di euro annui il budget, il più altro d'Italia insieme alla Juve) per potenziare anche le strutture educative, di supporto psicologico e personale e che le proprietà americane non hanno lesionato e non lesinano a foraggiare. Perché prima di calciatori, bisogna assicurarsi che gli uomini portino avanti la propria crescita. Uomini che la Roma ha facilità a recrutare in Italia, complice un appeal unico e quasi incontrastato in regioni, come quelle del centro Italia da sempre floride di talenti. Servono uomini sparsi sul territorio, scout, ma anche rapporti consolidati con tutte le società sportive locali. Anche qui, neanche a dirlo sono necessari investimenti economici che, come ricordato da Vergine in una recente intervista, la società non fa mancare: "Il mio mondo è fatto di 113 collaboratori. Noi vogliamo e dobbiamo andare a potenziare il territorio. Bisogna investire in termini professionali ed economici stringendo i rapporti con tutte le società che operano sul territorio". 

    LE PORTE SPALANCATE DA MOU - Nel recente passato la pecca che tutti attribuivano alla Roma era però che di questi gioiellini, in pochissimi riuscivano a sbarcare anche soltanto per un breve periodo, in prima squadra. Da due anni a questa parte, tuttavia, sia per merito dei Friedkin che stanno provando a ripianare i conti, sia per merito di Mourinho che ha aperto con costanza le porte della prima squadra ai "bambini" come li chiama lui, qualcosa sta cambiando. Vergine ha infatti ricordato che: "Il nostro allenatore è venuto vedere le partite della Primavera più di quanto io abbia visto tanti altri allenatori nella mia carriera. Partita dopo partita, sempre, seduto sul marmo della tribuna, a guardare. Voi dovete immaginare il settore giovanile come una piramide alla cui sommità c'è il cancello per la Serie A". Volpato è uno di quelli che ci è riuscito. Felix anche, seppur senza confermarsi. I prossimi, a detta di Mourinho saranno Cassano (LEGGI QUI IL SUO PROFILO) e Cherubini. Per un settore giovanile che funziona c'è bisogno anche di questo. E la Roma anche senza il "santone De Rossi" e con Guidi in panchina in Primavera, continua a funzionare. 

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