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    Roma, Mourinho: 'Piango meno, ma ci sono club ricchi e meno ricchi. Chiedo più disciplina'

    Roma, Mourinho: 'Piango meno, ma ci sono club ricchi e meno ricchi. Chiedo più disciplina'

    Domani la Roma sarà di scena a Siviglia per affrontare il Betis. La situazione nel gruppo di Europa League è complicata e i giallorossi sono a caccia di punti. Mourinho presenta la sfida in conferenza stampa. Il mister portoghese dovrà sicuramente rinunciare a Zaniolo e a Dybala. L'argentino tornerà nel 2023, anche il Mondiale è a rischio.

    Con la preparazione fatta quest’anno, anomala per la pausa. Può essere che la preparazione ha portato a correre il rischio per gli infortuni? Croma Belotti o El Shaarawy?
    “La tua domanda è buona. Si parla di tanto di questo però stiamo vivendo  adesso questa decisione del Mondiale. Ho imparato a piangere meno di prima e a vivere con la realtà delle cose. Dire che su gioca troppo, dire che i giocatori di oggi hanno una carriera diversa, dire che i club più ricchi sono avvantaggiati per La Rosa più ampia. Ma la verità è che ci sono i ricchi, i poveri e i meno ricchi. I poveri giocano una volta a settimana, i ricchi possono giocare ogni giorni, i meno ricchi hanno ambizioni equilibrate ma giocano le stesse gare dei ricchi e sono in difficoltà. Perché chiedi di Belotti o El Shaarawy? E’ tutto aperto, ti dico che possono giocare entrambi o Belotti no o El Shaarawy no”.

    Giudichiamo Abraham in base ai gol, ma lei lo giudica diversamente. Nelle ultime partite sembra fare fatica, è un problema fisico o mentale?
    E’ un problema di squadra. Ci sono giocatori di grande livello che vivono momenti simili, in Italia e fuori. Sono momenti. Per voi è tutto un numero, per noi la verità è che abbiamo bisogno di gol per vincere. Se si vincesse con le opportunità saremmo primi in Serie A, perchè creiamo tanto. Un giorno qualche squadra pagherà per questa frustrazione, perchè magari creeremo 4 palle gol e faremo 4 gol. Non mettiamo pressione come voi, non è il giocatore A, B o C che deve segnare. Noi analizziamo come squadra. Per quello che produciamo segniamo poco. Dobbiamo essere più efficaci, e arriverà.

    Ha visto dei segnali diversi da parte della sua squadra?
    “Quando si parla 10 minuti dopo una partita non è facile, si dicono delle cose che poi si devono spiegare. Il piano di gioco di ogni allenatore è quello di vincere sempre, una cosa però è il piano e un’altra è come i giocatori siano capaci di metterlo in pratica. Ho visto la partita con il Lecce dalla panchina e ho avuto delle sensazioni, l’ho rivista in video e ti cambia un po’ la prospettiva. Dico che dobbiamo essere più disciplinati nel nostro gioco, dobbiamo avere un’implicazione in tutta la squadra e a questi livelli dobbiamo migliorare. È un anno e mezzo che lavoriamo insieme, abbiamo fatto partite di grande concentrazione e dove abbiamo rispettato il nostro piano di gioco, sono pochissime le partite che abbiamo vinto individualmente o fuori dalla linea di gioco che abbiamo preparato prima”.




     

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