Redazione Calciomercato
Romamania: alla fine vince sempre Ranieri, il derby è la sua specialità. E Pellegrini ha preso l’ultimo treno
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Detto fatto, Claudio Ranieri regala a se stesso il quinto derby vinto su cinque da allenatore della Roma e ai suoi tifosi la prima vera soddisfazione nel contesto di una stagione fin qui assolutamente amara per una piazza che a inizio campionato nutriva ben altre velleità.
Lo ha fatto, indovinando ancora una volta indovinando la mossa giusta. Un potere sciamanico, taumaturgico, quello del tecnico testaccino di capire su quali romani (e quali no) puntare in occasione della partita più sentita dell’anno nella Capitale.
E se il derby dell’aprile 2010 è passato alla storia per la sostituzione di Totti e De Rossi a fine primo tempo con la Roma in svantaggio prima del ribaltone firmato Vucinic nella ripresa, la prima stracittadina del 2025 sarà ricordata come quella di Pellegrini.
Titolare contro ogni pronostico. In controtendenza con le parole in conferenza stampa dello stesso Ranieri, che aveva restituito l’immagine di un calciatore alla deriva. Terzo gol alla Lazio per il capitano romanista in altrettanti derby vinti. Tutti di pregevolissima fattura. Ma senza nulla togliere al colpo di tacco del settembre 2018 e la punizione del marzo 2022, il destro a giro di ieri dopo 10 minuti porta con sé un carico di significati troppo più importanti alla luce del momento storico vissuto dal numero 7.
A chiudere i giochi, una manciata di minuti più tardi, è una progressione con annessa ribattuta di Saelemaekers, che da quando è tornato dall’infortunio sta contribuendo a rivalutare meno in negativo il primo mercato italiano di Ghisolfi.
Troppo aperta la Lazio di Baroni nel primo tempo, vulnerabile alle incursioni romaniste e apparsa in fase di appannamento rispetto ai primi - sorprendenti - mesi di stagione. Il girone d’andata della Roma si chiude con 23 punti conquistati in 19 partite. Con Ranieri che eguaglia il numero di punti (10) raccolti dal predecessore Juric nei 53 sgangherati giorni di gestione croata. Un bottino ancora più misero rispetto ai 29 di un anno fa che valsero l’esonero a Mourinho.
Di allenatori i giallorossi ne ha cambiati fin troppi per pensare di ambire a traguardi importanti. La vittoria nel derby può però riaccendere la scintilla. Non tanto nell’immediato presente, quanto in un futuro chissà quanto lontano. E vedendo il risultato nel derby non possono che aumentare i rimpianti per quella che sarebbe potuta essere un’annata ben diversa e che invece, per scelte tutt’altro che illuminate, relega i giallorossi a soli 6 punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
Con la speranza che Houston abbiano recepito il messaggio.
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Commenti
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vedo ancora travasi di bile, BENE, deppiù