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Roma, Mancini: “Noi facciamo il massimo, io sto più con la squadra che in famiglia”
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“SERVE DI PIÙ” - “Non abbiamo perso la voglia di giocare a calcio, siamo professionisti. I risultati fanno tanto, sono ciò che ti fa vivere le settimane al meglio. Veniamo da una sconfitta a Verona e dal pareggio di oggi. È normale essere delusi, ma non dobbiamo abbatterci. Serve dare qualcosa di più, questo non sta bastando”.
“SONO PAGATO PER GIOCARE” - “Cosa direi ai Friedkin? Io sono pagato per fare il calciatore e per dare il meglio. Il presidente fa le sue scelte. Le questioni societarie non spettano a me. Quando ci è stato chiesto qualcosa abbiamo dato il nostro parere, ma solo perché interpellati. Pensiamo solo al campo”.
“NOI FACCIAMO IL MASSIMO” - “Ci sono grandi uomini in questo spogliatoio, sto più con i miei compagni che con la mia famiglia. Ci tiriamo su il morale a vicenda. Cerchiamo di fare più gruppo possibile, sappiamo che è un momento triste. Però la squadra per me non c’è da toccarla perché sta facendo il massimo”.
“FATTORE TIFOSI” - “Fa male anche per la fantastica gente che ci tifa. Sono da 6 anni a Roma e ai nuovi ragazzi che chiedono di questo momento io racconto sempre le notti fantastiche in Europa quando l’Olimpico era una bolgia e vedevo gli occhi terrorizzati degli avversari. I tifosi sono il 60% delle nostre vittorie. Sta a noi far ritornare tutto questo”.
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Dai retta, porta di più i bambini al parco e stai meno a Trigoria.