Che ci siano problemi difensivi è abbastanza chiaro, quale sia la causa no. Possibile, si interroga Il Tempo, che Garcia, lo stesso allenatore che ha chiuso il suo primo campionato sulla panchina giallorossa con 25 reti incassate, appena 2 in più di una Juve da 102 punti, e che l’anno scorso ha peggiorato la media di pochissimo (31 gol su 38 gare e seconda miglior difesa confermata) ora abbia improvvisamente dimenticato come si organizzano i movimenti lì dietro? No, e allora è inevitabile che ci sia un problema di uomini oltre a qualche esercitazione in più da organizzare a Trigoria. Due stagioni fa il muro davanti a De Sanctis era formato da Benatia e Castan, con Maicon e Balzaretti a presidiare le fasce. Quattro uomini di personalità, quattro leader, ora Garcia può contare solo due di loro, i brasiliani. Ma Castan ha giocato tre partite in due anni per i noti problemi e solo adesso inizia ad avere una condizione «accettabile», mentre Maicon ha due anni in più e sembra aver perso la fiducia da parte dell’allenatore, che lo accusa di non essere all’altezza degli altri in fase difensiva. Il terzino continua ad allenarsi, non capisce e aspetta il suo momento, visto che si sente molto meglio ora rispetto ad altri momenti della carriera, anche recenti. Mettendo da parte le perplessità tattiche, averlo in campo in certi momenti delle partite aiuterebbe ad aumentare il tasso di leadership della Roma: su questo non c’è dubbio.