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Roma: Garcia e la Champions, l'amore non decolla
UN SOLO SUCCESSO - Eppure l'avventura europea in giallorosso era partita nel migliore dei modi per il tecnico francese: era il 17 settembre del 2014, roboante 5-1 rifilato al CSKA Mosca. Un inizio incoraggiante, confermato anche dal pareggio strappato in casa del Manchester City campione d'Inghilterra. Da quel gol di Totti all'Etihad Stadium è come se il feeling con l'Europa si fosse fermato di colpo. Lo schianto interno con il Bayern ha distrutto le certezze del gruppo romanista: il successo sul CSKA rimane l'unica gioia in Champions per la Roma di Rudi Garcia, che anche in questa stagione ha infilato due pareggi - quello prestigioso con il Barcellona e quello rocambolesco di ieri - e l'inatteso ko in casa del BATE Borisov. Un pari, quello con il Bayer Leverkusen, che per certi versi ha ricordato quello con il CSKA della scorsa stagione: giallorossi per larghi tratti in controllo ma incapaci di chiudere la pratica, fino alla beffa nei minuti finali. Beffa che con i tedeschi ha rischiato di assumere toni addirittura peggiori: il diagonale del Chicharito Hernandez ha spaventato Szczesny e compagni, andati a un passo dall'incredibile 5-4.
LE CRITICHE "DALL'INTERNO" - Nonostante le due reazioni dopo l'immediato svantaggio con BATE e Bayer, la Roma non è riuscita a portare a casa l'intera posta. "Era vietato pareggiare questa partita - ha tuonato Miralem Pjanic nella pancia della BayArena - ed è stato un nostro errore. Passare dal 4-2 al 4-4 non deve succedere, è colpa nostra. Non dovevamo prendere due gol, sarebbe bastato difendere il risultato e prendere i tre punti". La dura riflessione del bosniaco rivela anche le insicurezze di una squadra che deve ancora diventare grande fino in fondo. Un'insicurezza che, secondo Radja Nainggolan, potrebbe essere in realtà figlia di un eccesso di consapevolezza nei propri mezzi: "Abbiamo perso palla in modo stupido nei due gol decisivi, rischiavamo la giocata in momenti in cui non dovevamo farlo. Avevamo tanta fiducia in campo ma contro una squadra di grande carattere finisci per pagare anche mezzo errore". E quando qualcosa non va per il verso giusto, la squadra si spaventa: sono 5 i gol subiti negli ultimi 10 minuti di gara. Ben 18, invece, le reti subite in generale: numeri allarmanti per una gestione, quella di Garcia, che si era sempre contraddistinta per l'efficacia difensiva. Per dirla con Sacchi, c'è ancora molto da lavorare.
Francesca Schito