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Roma, le pagelle di Cm: Under fa cose turche. Dzeko, divieto di sosta
ALISSON 6: Per lui la parola turn over è fuori da ogni vocabolario. Nel primo tempo se c’era o no, cambiava il giusto. Il Genoa lo guarda da lontano, ammaliato dai suoi occhi azzurri. Solo un lancio basso di Rigoni gli fa sporcare le ginocchia. Nella ripresa esce alla disperata su Lapadula, senza successo. Si tuffa su un tiro di Meideros che però era destinato fuori.
FLORENZI 5,5: Torna a fare il terzino nella difesa a quattro, e il livello della prestazione fisiologicamente cala. Si scambia spesso il posto allo sportello con Under, ma col turco sulla sedia è tutto un altro andare. Nel finale ignora Dzeko solo in mezzo per provare una conclusione che Perin respinge al mittente. Il bosniaco se lo divora, giustamente.
FAZIO 6: Lapadula urla e strepita, lui lo rimette a letto senza fiatare con una facilità impressionante di posizione e fisicità. Così il Comandante si rimette in pantofole, troppo presto. Perché Lapadula si alza di nuovo e stavolta fa male. Da quel momento cade in uno stato confusionale.
JESUS 6: Qualche leggera sbavatura come quando rincorre a fatica Lapadula, ma il compito che consegna stasera lo mette ampiamente tra i bravi della classe. Bravo a tenere sempre alta la linea del fuorigioco provocando irritazione e malessere a Pandev e Lapadula.
KOLAROV 6,5: Rischia poco, dosa le forze e tiene a debita distanza gli avversari. Qualche problemino sulle diagonali, ma dal suo piede (come spesso capita) arriva l’assist per Under. Un bacio di seta in un gara che il serbo gioca la consueta cattiveria.
GERSON 5,5: Nel cassetto dei surgelati viene ritirato fuori pure il brasiliano che la solita morbidezza. Qualche bel recupero e un’intesa che cresce quando si avvicina alla trequarti avversaria. Poi perde ingenuamente la palla che innesca il gol di Lapadula. Va detto che Gonalons non lo aiuta, ma se non sfrutta queste occasioni… (69’ Manolas 6: Sperava di riposare un po’, ma è chiamato alle armi per difendere il vantaggio ed è costretto a due chiusure da Salvatore su Rossi e Lapadula. In fase di impostazione rischia di combinare un danno colossale)
GONALONS 5,5: Butta via i pennelli e usa finalmente una semplice penna per disegnare le manovre della Roma. Pochi errori, qualche buona idea e una brutta botta alla coscia che ne limita la mobilità. Di Francesco aveva chiesto di stargli vicino, e stasera non c’è motivo per mormorii. Fino al 60’ quando consegna a Gerson una palla avvelenata che rimette in piedi il Genoa.
PELLEGRINI 6: Costruisce intorno a sé una casa di carta che non sarà la zecca di Stato spagnola, ma permette alla sua zona di non far entrare male intenzionati. Solita gara di ordine e disciplina, con poca sfrontatezza. Forse troppo poca.
UNDER 7: Cengiz l’ottomano è tornato a far danni. Cose turche dopo 10 minuti quando con finte e controfinte ubriaca mezza Genova. Poi arriva la sciabolata cinica sotto porta che certifica il periodo turco di un ragazzo che forse poteva essere rischiato nel derby dal primo minuto. Nella ripresa si smarrisce un po’. (76’ Schick 5,5: gli manca il gol, manca pure a noi. Tanto.)
DZEKO 6,5: Toglietemi tutto, ma non il mio Edin. Quarantatreesima partita stagionale per il bosniaco dal quale spesso dipendono destini e fortune della Roma. Stasera non serve timbrare il cartellino. Si intende bene con Under e tiene in ansia mezza difesa genoana col solito gioco di manovra. Manda a quel paese Florenzi quando il terzino lo ignora tutto solo in area.
EL SHAARAWY 5,5: Mette il sale, accende l’acqua, butta la pasta ma puntualmente tarda i tempi di cottura. Va vicinissimo al gol al 22’ quando ci prova da fuori, poi è un mix di buone intenzioni e occasioni perse. Il solito, evanescente Stephan. (81’ Strootman ng)
DI FRANCESCO 6,5: Ricco turn over sia, ed è pure giusto così visto il Liverpool alle porte. Rispolvera la difesa a 4, ma soprattutto ritrova un Under a tempo indeterminato che può fare la differenza in questo finale. La Roma B però non convince totalmente, soprattutto a centrocampo. Così nel finale torna a 3 e incrocia le dita.