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    Roma-Atalanta, le pagelle di CM: Pastore più delizia che croce, magico Rigoni

    Roma-Atalanta, le pagelle di CM: Pastore più delizia che croce, magico Rigoni

    Roma-Atalanta 3-3

    ROMA

    OLSEN 5
    : Prima parata all’Olimpico dopo 8 minuti. Non era difficile, ma toglie le spine dai guanti. Il sangue scorre poco più avanti.  Nulla può sui due gol ravvicinati, ma la reattività di Alisson resta un lontano ricordo di bei tempi andati. Sulla terza rete si notano limiti evidenti: un passo avanti, due indietro e buco sul primo palo. Coi piedi poi è una disgrazia. Si riscatta parzialmente con una bella parata su Zapata che però era in fuorigioco. Savorani chiamato ai lavori forzati. 

    FLORENZI 6,5: Nel primo tempo qualcuno avrà appeso i cartelli con la scritta “Cercasi”. Galleggia tra i due reparti favorendo gli strappi di Zapata e non impensierendo più di tanto Palomino. Poi qualche apertura di campo sbagliata e un supporto in avanti a Under. Tutto cambia al 59’ quando trova il corridoio centrale aperto da Dzeko e impallina Gollini. Peccato debba uscire per un problema al polpaccio. (28’st Schick ng: il portiere atalantino gli toglie la goia più grande)

    MANOLAS 6: Dopo 5 minuti per poco non favorisce il pareggio bergamasco con un appoggio troppo leggero, poi si lascia accartocciare due volte da Zapata in maniera fin troppo lampante. Il greco balla il sirtaki, forse ancora scosso dall’addio dell’amico Strootman o dalla mancata sicurezza Alisson? Tutto passa a dieci dalla fine quando ritrova i pensieri catalani e firma il 3-3 con una zampata.   

    FAZIO 4,5: Al 17’ deviazione provvidenziale, poi prende un Tavor e s’addormenta sui due gol dell’Atalanta. In particolare fa sfumare il pallone che Rigoni deve solo infilare in rete.  Qualcuno lo avverta: le ferie sono finite, il campionato è iniziato. Nel secondo tempo guarda la panchina atalantina sperando che non entri Papu Gomez. Pure nel finale regala qualche brivido. 

    KOLAROV 5,5: Uno dei migliori a Torino. Pure lui stasera inserisce la retromarcia e sbanda quando Rigoni prova a derapare dalle sue parti. Approccio moscio da uno che fa della durezza la sua arma di forza. Rinsavisce, come tutti, nella ripresa. Ma le imprese di Aleksandar Magno sono altre. 

    LO. PELLEGRINI 5: Life is now. Con l’addio di Strootman avrà più spazio e più possibilità di mostrare le doti che finora ha mostrato a sprazzi. Inizia con un tackle, finisce col guardarsi attorno e con una sostituzione inevitabile.   (1’st Kluivert 6: porta vivacità, viva i giovani forti come lui. A volte però è sin troppo precipitoso, e al 93’ si fa bloccare da Castagne) 

    DE ROSSI 6,5: E’ il più grande della comitiva, appena sale sul muretto trasmette sicurezza e carisma. Lo dimostra alla mezz’ora quando toglie dall’imbarazzo Fazio e Manolas dall’ennesimo paperone in difesa. Ce ne vogliono come lui. Come Strootman, come Nainggolan. Qualche errore, ma comprensibile. 

    CRISTANTE 5: Ex sin troppo grato. Bryan ritrova l’Atalanta, ma non ritrova lo smalto che lo aveva reso un eroe a Bergamo. Si perde Pasalici in copertura e perde i tempi di inserimento che Di Francesco si aspettava da lui. (1’st Nzonzi 6: tocca subito al gigante rimettere a posto le frattaglie di un centrocampo in crisi. Si prende subito un giallo, ma se non altro fa quadrare meglio i conti e rimette ordine in cameretta. Perde un pallone pericoloso a due dalla fine)

    UNDER 7: Sale sul tappeto volante dopo pochi secondi sbaragliando mezza Bergamo e mettendo sul tacco di Pastore il gol del vantaggio. Poi prova a impallinare Gollini, ma il tiro è troppo centrale. Resta il più vivo, pure nei momenti bui e nella ripresa riprova a suonare la carica trovando sempre Gollini sulla sua strada. Se solo aggiustasse la mira…

    DZEKO 6: Dà un segno di vita al 34’ quando prova una battuta centrale, ma non può essere sempre lui il salvatore di una patria che perde eroi, bandiere e forse pure la voglia di ricominciare. Arriva in ritardo su un paio di intuizioni dei compagni, poi però stende il tappeto rosso per Florenzi prima di fallire da pochi passi il gol del 3-3. 

    PASTORE 7: Nemmeno il tempo di provare l’ebbrezza della prima volta all’Olimpico che regala un bacio di classe che fa arrossire la serie A. Un colpo di tacco al volo che rievoca Amantino Mancini e allontana le critiche di Torino. Un colpo da capoeira, dopo però un sonno sotto l’amaca e tanti cari saluti tra passaggi sbagliati e una fascia lasciata senza padroni. Nella ripresa arretra un po’ e l’urlo della Sud lo risveglia. Illuminanti due palloni per Dzeko.  

    DI FRANCESCO 5,5: Contro l’Atalanta B arriva un passo indietro. La sua Roma è ancora un cartiere aperto, alla ricerca di un’identità e con troppi giocatori fuori ruolo o fuori forma. Lo dimostrano i tanti cambi modulo e un assetto difensivo tutto da registrare. Fa piacere la reazione, da qui si riparta. 


    ATALANTA 

    GOLLINI 6: Può solo guardare il tacco di Pastore, nei primi 45’ è impegnato meno del previsto da una Roma sin troppo timida.  Bravo due volte su Under, attento su un tiro centrale di Dzeko, prova a reagire sul tiro centrale di Florenzi ma il voltaggio è troppo alto. Provvidenziale su Schick. 

    PALOMINO 5,5: Under gli sguscia via come un tonno a pinne gialle, così fa un passo indietro cercando di far valere il fisico contro Dzeko. Stremato, ma non umiliato.  

    DIMITSI 5,5: Rimane incantato di fronte al tacco di Pastore, poi si incolla su Dzeko e non lo lascia più andare via. Almeno per un’ora, perché appena allenta la presa arriva il gol di Florenzi.  

    CASTAGNE 6,5: La gioia di un gol all’Olimpico alimenta l’intraprendenza del terzino belga che prova spesso a infilarsi nel mare alto della difesa romanista. Gasp lo richiama all’ordine, ma si perde pure Manolas sul 3-3. Si rifà nel finale su Kluivert impedendo una rimonta clamorosa. 

    PESSINA 6,5: Altro futuro azzurro, altra scoperta destinata a non fallire. Classe ’97, ma la differenza con l’ex Cristante si nota appena. Almeno stasera. (5’st Hateboer 5: con la testa già a Copenaghen?)

    VALZANIA 6: Quattro anni dopo l’esordio col Cesena ritrova la serie A quasi a sorpresa. L’emozione è tante, gli errori pure all’inizio. Poi si riprende e tutto sommato porta a casa la pagnotta.  (8’st De Roon 5,5: più esperienza in un momento di sofferenza, ma non si nota) 


    MANCINI 7 :Un altro diamante di casa Atalanta tutto da coccolare. Partita a testa alta, senza timore e con la giusta pazienza.  Esce solo per questioni tattiche. (18’st Toloi 5,5: un ex per arginare la voglia di rimonta romanista. Non ci riesce) 

    RIGONI 8: Un esordio così bello non lo immaginava nemmeno lui. L’acquisto last minute fa felice Gasperini e permette all’Atalanta di rimontare lo 0-1 iniziale. C’è esperienza, tecnica e carisma nell’ex Zenit che firma una doppietta e ne sfiora almeno altri due. 

    ADNAN 5,5: Anche lui alla ricerca di identità, ma gli capita l’avversario più ostico. Ovvero Under. Viene travolto quando pure Florenzi sposta i carro armati dalla sua parte. 

    PASALIC 7: Il talento ce l’ha sempre avuto, ora a Bergamo sembra aver trovato pure il giusto quadro tattico. Mette in scacco la difesa giallorossa e si candida a una stagione da protagonista. 

    ZAPATA 7,5: Una bestia nera all’Olimpico che lo scorso anno violò con la Sampdoria. Stavolta non entra nello score dei marcatori ma tira su il gruppo e spacca il palo favorendo il tap in di Castagne. Poi si invola favorendo il raddoppio. Sembra pure dimagrito. Che Duvan!  

    GASPERINI 6,5: Coraggioso nell’escludere 10 titolari, bravo nel credere nei tanti giovani di un’Atalanta che cambia gli uomini ma non la sua identità. Il troppo però stroppia, e forse Gomez nella ripresa poteva dare fiato al reparto offensivo. Punto comunque importante.
     

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