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    Roma, le pagelle di CM: Manolas, aprile dolce dormire. Defrel fantasma

    Roma, le pagelle di CM: Manolas, aprile dolce dormire. Defrel fantasma

    Roma-Fiorentina 0-2

    ALISSON 5: Per una giornata torna Clark Kent svestendo gli abiti di Superman e lascia scivolare alle spalle il piattone di Benassi senza colpo ferire. Poi un’uscita sin troppo spericolata coi piedi e il ritardo in quella con le mani su Simeone. Dopo tanti miracoli, si prende una giornata da comune mortale. E non può permetterselo.  

    PERES 6: Parte forte Brunetto dopo la notte catalana con un paio di cross sui quali però nessuno arriva. Di Francesco gli ha ridato fiducia, e lui per una volta tiene il volante ben saldo nelle mani e conduce la fascia destra senza grossi patemi. Complice con Manolas nel gol di Simeone, ma con meno colpe rispetto al greco.  

    MANOLAS 4,5: Prego Cholito, vuole pure un Mojito? Il greco accompagna Simeone in porta con l’aiuto di Peres nemmeno fosse Bianca Balti in costume. Un errore madornale che si aggiunge a un periodo di testa tra le nuvole non comprensibile in un momento topico della stagione. Aprile dolce dormire. (13’st Kolarov 5,5: Sabato di riposo? Macché, è chiamato in causa pure oggi ma a quella causa dà veramente poco. Prende un giallo di rabbia)

    FAZIO 5: Avrà ancora i fantasmi di Messi e Suarez nella testa, così pure contro un Simeone qualsiasi va in panne in un paio di occasioni. Gli si fonde proprio il motore in occasione del raddoppio viola quando stende pure il tappeto rosso a Saponara. Comandante a riposo. 

    JESUS 5,5: Porta una bombola d’ossigeno a Kolarov, ma possibile che Di Francesco debba adattare di nuovo un centrale a fare il terzino? I limiti del brasiliano sulla fascia infatti sono evidenti e non era questa la partita giusta per rimarcarlo. Fase di spinta pari alla zero, e dietro balla. Esperimento non riuscito, così torna al centro quando però le pretese offensive viola sono terminate.  

    NAINGGOLAN 5,5: Non è al meglio, e lo capiscono pure i gabbiani che aleggiano sull’Olimpico.  Figuriamoci Pioli che lo fa tampinare da Benassi e Veretout annullando la poca verve del Ninja che rispetto ai compagni di reparto almeno prova a rialzare la testa nella ripresa. L’errore dal dischetto dell’area al 55’ è da matita rossa. Dei tanti titolari a disposizione, forse era quello che doveva davvero restare fuori. 

    GONALONS 5: Dare un’altra chance nella vita è sicuramente ragionevole, esagerare con le opportunità però diventa autolesionista. Il francese ammira il numero 24 di Benassi nemmeno fosse un quadro di Monet.  Pure sull’incursione di Saponara che porta al gol di Simeone sonnecchia. Nella ripresa, quando il pressing scende e ha tempo di respirare e pensare, concede qualche buona geometria. Poi nuovo errore quando passa un pallone corto ad Alisson. Apriamo le audizioni per il prossimo regista della Roma. 

    STROOTMAN 5: Scalda i guanti di Sportiello dopo 9 minuti, ma di certo non torna a scaldare i cuori dei tifosi. Troppi errori in fase di impostazione e una serie di duelli persi con Dabo e Veretout che costerebbero il trono pure a Luigi XIV. E lui da tempo ha perso la stima del popolo. Altro errore in area piccola quando Nainggolan gli serve un palla che l’olandese stoppa a seguire. (23’st Florenzi 6: che bel cross per Schick e tante accelerate che sarebbero servite prima)

    DEFREL 4: Dopo mezz’ora viene un dubbio feroce a tutti: è in campo oppure no? Resta in silenzio per quasi tutto il tempo come le vallette del Processo di Biscardi. Quando gli danno parola, si incarta sul pallone balbettando un tiro che non arriva mai. Come a Bologna e Barcellona, come tutta la stagione. Ventitrè milioni… (1’st Schick 5,5: Almeno prova a lasciare un segno della sua presenza. Ci riesce? No, decisamente no, nuovamente no. Però coglie una traversa che grida vendetta)

    DZEKO 6: Non è abituato ai regali, forse per questo non approfitta dell’uscita da Paperino di Sportiello e colpisce il palo esterno da buona posizione. Oggi però Edin sbaglia tanto pure in fase di manovra. Regala uno strappo dei suoi dopo mezz’ora mettendo in difficoltà Hugo e Sportiello. Accende l’inizio ripresa con un piatto al volo che va sul palo. Da quel momento in poi torna a indossare il mantello di re di un attacco che non ha padroni se non Edin. Da solo però non può sempre far tutto. 

    EL SHAARAWY 5: Tocca il doppio dei palloni di Defrel, si fa vedere pure il triplo. Ma è solo un miraggio di buone sensazioni e dissetanti speranze. E’ evanescente come un Oki sciolto nell’acqua, ma non fa passare per nulla il mal d’ossa alla Roma. Anzi, alimenta i dubbi sul suo futuro. A volte è così prevedibile da rendere nervosa pure una suora. 

    DI FRANCESCO 4,5: Non è più tempo di esperimenti, ma Eusebio pure oggi mette in campo tanti panchinari (di nome e di fatto) in una partita che vale di più della passerella (sperate in altro?) di martedì col Barcellona. E’ vero, non ha la panchina della Juve. Ma non accorgersene dopo 8 mesi è allarmante. Zona Champions a grosso rischio, e domenica arriva il derby. Erano più importanti i punti con Bologna e Fiorentina o la mezza bella figura col Barcellona?  

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