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Roma, le pagelle di CM: difesa perfetta, davanti ci pensa Mkhitaryan
Rui Patricio 6: una buona parata su Caputo, alcune uscite pulite. Attento anche su Sabiri, poi non deve fare altro.
Mancini 6,5: di fisico e di ruvidità, da quella parte non si passa.
Smalling 7: governa la difesa con cervello e precisione, dalle sue zone non scappa neppure uno spillo. Leader del reparto.
Ibanez 6,5: pronti via, sulla sua testa subito una buona chance. Dopo neppure 10 minuti di gioco, prende un giallo che rischia di condizionare il suo match, ma è bravo a mantenere la testa nel match.
Karsdorp 6: tiene a destra, meno continuo in fase di spunta ma dal suo versante la Roma non rischia nulla.
Sergio Oliveira 6,5: quando può, cerca sempre il tocco di prima, o il controllo orientato per aprire campo e manovra. Prezioso per dare ordine.
(dal 47’ s.t. Kumbulla s.v.).
Cristante 6: asfissia sempre i portatori di palla avversari, per l’equilibrio della formazione di Mourinho è importante il suo lavoro.
Zalewski 6,5: intraprendente, da una sua sovrapposizione seguita da cross rasoterra nasce il vantaggio giallorosso. Spinge e costringe Bereszynski a rimanere inchiodato sulla linea difensiva.
(dal 36’ s.t. Vina s.v.)
Pellegrini 6,5: quando può ripartire palla al piede, è sempre un pericolo per la Samp. Da una sua sgroppata origina il vantaggio. Prestazione convincente, non segna ma pesa eccome.
(dal 47’ s.t. Bove s.v.)
Mkhitaryan 7: in palla e vivace, apre gli spazi e partecipa pure alla manovra offensiva. Si avventa su una palla vagante e infila Audero appena vede un varco. La Samp è visibilmente preoccupata dall’ex Manchester e lo cura con particolare attenzione.
Abraham 6: tanto lavoro sporco, viene a prendersi il pallone anche sulla trequarti. Combatte tutta la gara di fisico con Colley. Non erano novanta minuti facili, porta a casa la sufficienza per la generosità.
(dal 36’ s.t. Shomurodov s.v.)
All. Mourinho 6,5: Roma magari non splendida e luccicante, ma arcigna, rognosa e soprattutto vincente. I giallorossi danno sempre l’impressione di essere in controllo della situazione, rischiano poco e portano a casa da Genova tre punti d’oro. Oggi più che mai, squadra ad immagine e somiglianza del suo allenatore.
