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    Roma, le pagelle di CM: De Rossi e Manolas, due baci al cielo. Alisson, il jackpot sale

    Roma, le pagelle di CM: De Rossi e Manolas, due baci al cielo. Alisson, il jackpot sale

    • Francesco Balzani
    Roma-Torino 3-0

    ALISSON 7,5: Anticipa due volte Belotti di testa nemmeno fosse Aldair, poi allunga le dita da super eroe per deviare in angolo il tiro di Falque e usa lo scudo di Capitan America per respingere una botta di Aquah. Senza le parate di Alisson la Roma quanti punti avrebbe? Il jackpot del suo cartellino sale vertiginosamente. Qualcuno tolga la tv a Real e Liverpool. 

    FLORENZI 6,5: Sporca di testa due tagli insidiosi, ma lui di insidie ne crea poche o niente. Berenguer lo tiene sulla difensiva e non sempre Alessandro regge botta. Più intraprendenza nella ripresa quando mette sulla testa di Manolas un pallone al bacio perugina e quando prova il tiro in porta alzando di poco la mira. 

    MANOLAS 7: Belotti gli gira spesso lontano dai piedi, ma lui trova poco coraggio in fase di impostazione. Al 30’ però il Gallo prova a fare chicchirichi e il greco è chiamato ad alzarsi all’alba per tappargli la bocca. A svegliare tutti è proprio Kostas con un colpo di testa imperiale e una dedica ad Astori tutta da applaudire. 

    JUAN JESUS 6: Prende la giacca di Comandante Fazio, ma gli va un po’ larga. Qualche impaccio corretto da fisico e sacrificio che gli permettono di arginare a fatica Belotti e Berenguer. Nella ripresa cambia taglia della giacca e si trova più a suo agio. 

    KOLAROV 6: Prova a partire col coltello tra i denti, ma è costretto a nasconderlo sotto la maglia quando Iago Falque decide di fare sul serio dalle sue parti. Ha la batteria scarica da tanto, ma nessuno corre a portargli un alimentatore. Lo aiutano carattere ed esperienza. Al 61’ va vicino al gol, ma c’è Sirigu a dirgli no. 

    STROOTMAN 6,5: Il tecnico pare aver risolto il problema, ora la Lavatrice centrifuga come si deve e pulisce bene la sua zona di competenza. Non basta per lasciare il morso giusto, ma a centrocampo è sicuramente quello che sbaglia meno. Kevin pare sulla strada giusta.  

    DE ROSSI 7: Si becca un giallo per una trattenuta evidente su Baselli, poi tappa le buche (e Dio sa quanto servirebbe sulle strade di Roma) di una difesa che fa acqua da tutte le parti. Pure lui però finisce per bucare mostrando una forma fisica non pienamente al top. Come per Kolarov, compensa in esperienza e al 73’ segna un gol speciale. Non esulta per rispetto, lo stesso mostrato col silenzio in questi giorni. Ma la dedica sappiamo tutti per chi è. Ritorno al gol dopo 285 giorni.   (83’ Pellegrini 6,5: poco più di 7 minuti per mettere il tris e far sembrare meno brutta una partita difficile)

    NAINGGOLAN 6: Il Ninja prova a tramutarsi in tigre e a lasciare sulla schiena del Toro i graffi ancora ben impressi al San Paolo. La gabbia di Acqua e Rincon però lo tiene ben lontano dalla zona pericolo. Sbaglia pure due appoggi facili facili e da tigre ci mette poco a diventare micetto arrivando secondo se non terzo sul pallone. Anche al tiro è più moscio di un discorso di Marzullo. Irriconoscibile anche se nel finale qualche ruggito lo tira fuori e serve pure a De Rossi la palla del 2-0 che lo salva da un’insufficienza certa.  

    UNDER 6: Toglietemi tutto, ma non il mio Under. Il turco parte ancora titolare, e prova a partire 100 all’ora come nelle precedenti puntate. Questa di puntata però perde presto di interesse e per trovare un senso alla serie bisogna aspettare la ripresa quando Cengiz si fa rivedere a fiammate. (76’ Gerson 6: porta spesso equilibrio e mette pure due palloni niente male al centro dell’area)

    SCHICK 5,5: “E’ l’ora di Schick”, ormai lo si legge o lo si dice da 6 mesi. Il ceco pare più sereno, più libero mentalmente. Pure troppo quando si perde in tocchi esagerati che fanno mugugnare l’Olimpico e che lo portano a inciampare su sé stesso.  Un’occasione nella ripresa, ma di testa la sporca solo. 

    EL SHAARAWY 6: Rialzare la cresta è l’imperativo. Una cresta che si abbassa troppo spesso. Il lavoro di apri pista (quando trova la verticalità per Schick o Under) è sempre pregevole, ma di faraonico stasera c’è solo il soprannome e quei ripiegamenti difensivi che lo salvano da un  brutto voto. 

    DI FRANCESCO 6,5: Faceva bene a non essere soddisfatto per il poker di Napoli. Alla Roma nel primo manca la cattiveria e continuità che il tecnico continua a chiedere da inizio anno. Niente turn over eccessivo, ma la squadra parte bloccata di testa e gambe contro un Toro che fa il suo e rischia spesso di passare in vantaggio. La fiammata di Manolas nella ripresa risveglia dai torpori e porta 3 punti pesantissimi. Dopo è tutto in discesa.  

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