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Roma, le pagelle di CM: Abraham amaro Mondiale. Dybala Joya inattesa
Rui Patricio 5,5: Uscita così così su un cross teso di Singo alla mezz’ora. Proprio in quell’occasione rischia di farsi male sul fuoco amico. Poi fa il volo d’angelo e si guarda il colpo di testa di Linetty. Niente altro.
Mancini 6: Parla tanto, come un capitano deve fare. Però a volte è solo sofismo. Tarda le uscite e davanti sfiora il palo su corner. Meglio quando prova a prendere palla per far salire il reparto.
Smalling 5: Chiude un anno positivo con una serie di errori non tutti suoi. Non è reattivo su un colpo di testa di Sanabria nel primo tempo ma sul resto dei pericoli è sempre un passo avanti. Sul cross di Lazaro la responsabilità è a metà con Cristante.
Ibanez 5: Ha superato lo choc derby? Al 40’ commette un altro errore insensato quando solo in area granata la appoggia all’indietro. Si ripete cinque minuti dopo, stavolta di fronte alla sua di area. I danni non sono gli stessi, lo stato d’ansia sì.
Celik 6: Salva su un tiro di Vlasic e fa le cose seriamente senza mai stupire però. Sta li, da buon soldato. E se non altro non commette danni alla Karsdorp. Ci si aspetta di più? Ovvio. Però nel finale va a suonare la carica, da professionista.
Cristante 4,5: Oltre venti minuti di inizio letargo, poi si sveglia quando c’è da prendere la palla del rigore. Rapuano annulla. Si rimette sotto il piumone e nemmeno accompagna Camara al marciapiede di fronte. (25’st Belotti 5: nessuno a Torino lo rimpiange più, tanto meno oggi. Si divora il rigore da ex, ci mette tanta foga)
Camara 5,5: A intervalli di tempo medio-lunghi si fa vedere in fase di break e se non altro mostra coraggio quando sale palla al piede. Non tutti lo seguono. E’ lui a mettere le palle migliori per gli attaccanti.(9’st Matic 6,5: abbassa maggiormente il ritmo, rischiando di far addormentare pure chi sta a bordocampo. Poi risveglia tutti col tiro da fuori che vale almeno un punto)
Zalewski 4,5: Col Qatar in tasca e forse qualche pensiero nella testa. Sbaglia di tutto e di più. Poi s. Nella ripresa permette a Lazaro il cross vincente, involuzione profonda. (24’st Tahirovic 6: per niente facile, entra col piglio giusto e con le idee chiare)
Volpato 5: Per far sì che un giovane sia d’esempio servono modelli da seguire. Cristian in campo non li trova. E pure lui si adegua alla mediocrità. Perde il coraggio mostrato nelle precedenti puntate e risulta evanescente in quasi tutte le occasioni che ha a disposizione. (1’st El Shaarawy 5: Ha una palla buona ma trova i guanti avversari, poi fa un errore da partita a calciotto il giovedì sera)
Zaniolo 5: Parte con arco e frecce, ma quando arriva al fortino non prende mai il bersaglio. Detto ciò dimostra almeno di provarci al contrario dei suoi compagni di reparto. Ma lo fa sempre con tante complicanze.
Abraham 4: L’amarezza Mondiale è ancora forte, sta lì in fondo al palato. Tammy dovrebbe trasformarla in veleno da sputare in campo. Invece si trascina per il prato intruppando e deludendo ancora i 60 mila dell’Olimpico. L’unico spunto nel primo tempo è l’assist sprecato per Zaniolo. Sul rigore (poi annullato) si allontana dalla zona dischetto. Nella ripresa solo in area fa finire la palla sotto al piede. (24’st Dybala 7,5: Fa tutto Paulo, anche in convalescenza Entra e dopo due minuti tira in porta. Una notizia da queste parti. Poi tira fuori dal cilindro due conigli che scappano dalle mani dei compagni. Infine si guadagna il rigore. Perché non lo tira? In compenso tira benissimo la palla che va sull’incrocio e poi Matic sbatte sempre)
Mourinho 5: Una partita deprimente (finale escluso), che i 60 mila dell’Olimpico non meritavano tanto da rimpiangere anche una puntata di Domenica In. Brutto tutto, soprattutto l’atteggiamento da fine stagione. Perché fine stagione non è. Le colpe sono dei giocatori sì, molti scarsi e senza grinta. Ma ora anche il tecnico è chiamato alla sbarra. Perché contro un Toro così non serviva un Matador Dybala. Mezzo voto in più per la gestione dei cambi.