Roma, per Mourinho il rinnovo ora è appeso a un filo
Francesco Balzani
Nessuno scossone, come da programma. La sconfitta della Roma a San Siro, che allontana di un punto ulteriore la zona Champions, non cambia il presente di Josè Mourinho ora alle prese con un calendario più semplice con Verona, Salernitana e Cagliari dopo il ciclo di ferro con Fiorentina, Bologna, Napoli, Juve, Atalanta, Lazio e Milan. Il tecnico non è uscito dalla crisi a San Siro dove la squadra giallorossa ha subito la seconda sconfitta di fila dopo il derby di mercoledì, ma i Friedkin non mettono in dubbio la sua posizione attuale. Semmai si interrogano sul futuro e in queste mese valuteranno se rinnovare o meno il contratto in scadenza di Mourinho. Il portoghese ha seguito la partita col Milan in tribuna, al fianco di Pinto. Evidenziando i limiti di una rosa che oggi aveva in panchina (Primavera esclusi) appena 5 calciatori. Poi è sceso negli spogliatoi per un confronto con la squadra che col Verona recupera Dybala ma dovrà fare a meno degli squalificati Mancini e Cristante. IL FUTURO - Il nono posto in classifica non sarebbe perdonato tra un mese dai Friedkin, e buona parte della stagione passa anche per la sfida al Feyenoord nei play off di Europa League. Il cammino europeo ha salvato negli ultimi due anni la Roma, portandola a sfiorare la qualificazione da testa di serie nella Champions a Budapest. Un obiettivo che avrebbe dato un destino diverso anche a questa stagione. Fiducia quindi, ma condizionata ai risultati e alla reazione del gruppo che sembra ancora per larga parte dalla parte di Mourinho. In caso di tracollo, invece, ci sarà un cambio di rotta. Ma difficilmente prima di giugno.