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    Roma, la carica di Garcia: 'Niente distrazioni'

    Roma, la carica di Garcia: 'Niente distrazioni'

    • V.N.
    Il monologo di Garcia è durato solo 15 minuti, anche per non prolungare l’attesa degli ospiti dell’Italrugby. Succede spesso quando la Roma si ritrova a Trigoria dopo una gara. Rapido, dunque, ma intenso. In sintesi il discorso è stato poi simile ad altri che hanno seguito soprattutto le sconfitte o anche i pareggi più deludenti. Riporta Il Messaggero: 'Dobbiamo subito voltare pagina. Non è successo niente. Se continuiamo a giocare come abbiamo fatto contro il Napoli, non avremo alcun problema ad arrivare in fondo e a conservare questa posizione. Abbiamo ancora un bel vantaggio, bisogna solo insistere nel lavoro, come è accaduto finora'. 

    Il messaggio è stato chiaro: niente è compromesso. Pure se il Napoli è più vicino, la Roma si deve sentire forte. Fin qui lo ha dimostrato sul campo ed è successo anche nell’ultima giornata di campionato. Ma al tempo stesso il tecnico giallorosso ha voluto ricordare che 'certi errori non sono da ripetere, perché poi si pagano in partita e in classifica'. Il riferimento è alle amnesie difensive, a palloni regalati in disimpegno agli avversari e ovviamente alla sciatteria e alla sufficienza nelle finalizzazioni. 'Roma più cattiva e sempre affamata', slogan che spesso Rudi usa anche in pubblico e non solo in privato. 

    Garcia si è dedicato anche a qualche giovane. Prendendolo da parte, a quattr’occhi. E’ il caso di Destro. Che ha giocato 4 gare da titolare, prima di finire in panchina al San Paolo, segnando solo nella prima (doppietta contro la Sampdoria). Non ha, dunque, sfruttato al meglio il momento. Avrebbe dovuto, senza Totti, dare qualcosa di più in area di rigore. Ha invece concluso poco e non ha fatto i movimenti giusti. Si è dedicato a lui a parole e in campo. Come a Ljajic, rimproverato davanti alle telecamere, a caldo, per la mancata copertura su Ghoulam, arrivato in libertà al cross decisivo per l’ 1 a 0 di Callejon. I due, esclusi in partenza perché l’intenzione del francese era di bloccare le fasce con Florenzi e Bastos e di non dare punti di riferimento con Gervinho, hanno deluso quando sono stati chiamati in causa. Più il serbo, abbastanza svogliato nell’atteggiamento e nella partecipazione.

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