Roma, exploit Romagnoli: 'Garcia me lo diceva sempre...'
Fresco di convocazione con la Nazionale italiana Under 21, il difensore della Roma Alessio Romagnoli ha concesso un'intervista al Corriere della Sera. 'Ora sta a me sfruttare questo momento, devo cercare di giocare bene e convincere - ha spiegato il giocatore giallorosso -. Garcia mi ha parlato e dato fiducia anche quando non giocavo. Mi diceva: Vedrai che arriverà il tuo momento. Del resto, con la stagione eccezionale che hanno fatto Benatia e Castan, cosa potevo pretendere? Guardando giocare Mehdi e Leo e allenarsi impari molte cose. Ma quello che conta di più è che sono persone altrettanto brave: danno consigli, ti fanno sentire parte del gruppo. Giocare terzino non è il mio ruolo naturale ma non è nemmeno un problema. Il mister spiega e non ti fa mai mancare il suo appoggio. Non ho mai preteso di giocare a tutti i costi: ho sempre ascoltato la mia famiglia, i dirigenti della Roma e il mister. Non ho cambiato gli amici che avevo, sono rimasto sempre lo stesso. L’importante è non cambiare abitudini e sentirsi arrivati. La maglia azzurra? Un premio per quello che ho fatto, un punto di partenza per quello che devo ancora fare. Il futuro? Mi piacerebbe restare a Roma, ma non è il momento di fare piani. D'accordo con l'uso della moviola in campo? Mi lasci rispondere con una battuta: se è a nostro favore, sì; se è contro di noi, no. È un problema complesso, meglio che ne parli chi ha più esperienza di me. Lo scudetto è ormai della Juventus? Fino a che non lo dice l'aritmetica, no. La situazione di Jedvaj? Arriverà anche il suo momento'.