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    Roma, Kolarov: 'Tomei più di un allenatore, siamo fratelli. Sulla crisi e Pellegrini...'

    Roma, Kolarov: 'Tomei più di un allenatore, siamo fratelli. Sulla crisi e Pellegrini...'

    Il difensore della Roma Aleksandar Kolarov ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel post derby tra Roma e Lazio

    In questo momento qual è il significato di una vittoria così nel derby?

    L’importante era vincere per noi stessi. Anche prima ero convinto che fossimo una squadra forte, oggi abbiamo giocato una partita che ci voleva, che abbiamo vinto meritatamente. Siamo contenti per la prestazione, per i nostri tifosi, e soprattutto sono contento per me e per i compagni.

    Negli anni 50 c’era stato un giocatore, Raggio di Luna, (Arne Selmosson) che era stato in grado di segnare sia con la maglia della Lazio che della Roma, che significato ha per te?

    Esattamente nel ‘58, sono 60 anni fa. Io cerco di fare sempre il mio massimo, sapevo che prima o poi avrei segnato il gol nel derby con la maglia giallorossa. E sono contento per questo.

     Ho visto un abbraccio molto forte con Francesco Tomei (vice allenatore).

    Sì, lui è il mio allenatore, ma è più di un allenatore per me, noi siamo come fratelli, lui è come se fosse il mio fratello maggiore.

    Come siete stati in grado di uscire da quella caduta a Bologna, sono passati pochi giorni e avete segnato in due partite 7 gol (4 con il Frosinone e 3 oggi).

    Forse ci voleva un momento così. L’anno scorso, da dicembre a febbraio, non abbiamo vinto una partita. Quest’anno la crisi è arrivata prima, credo che le partite con il Bologna e con il Chievo si debbano vincere anche se giochiamo in 8/9 giocatori. Dovevamo vincere queste partite per noi giocatori. Forse ci voleva questo per vincere il derby e per continuare ad avere dei buoni risultati.

     Cosa dirai a Pellegrini per il gol di tacco o a Fazio che prima fa l’errore e poi va a segnare il gol di testa.

    Dico sempre loro - visto che sono uno dei più anziani in squadra - che il problema non è sbagliare ma provare a fare di nuovo le cose che si devono fare, sono contento per loro, soprattutto per Lorenzo che è un giocatore fortissimo secondo me, giovane, con tanta pressione sulle spalle, che oggi però ha dimostrato di sapere reggere.

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