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  • Roma e Juve, chi meglio fra Lukaku e Vlahovic?  I numeri non mentono, basta propaganda. Solo il serbo è migliorato

    Roma e Juve, chi meglio fra Lukaku e Vlahovic? I numeri non mentono, basta propaganda. Solo il serbo è migliorato

    • Sandro Sabatini
      Sandro Sabatini
    Viva la precisione, abbasso la narrazione. Tutto in rima, come la poesia del gol, anche se nei numeri c’è poco o nulla di poetico. Basta fare un minimo di attenzione.

    Partiamo da Chiesa. È più forte lui oppure, per esempio, il suo coetaneo Orsolini? Chiesa, senza dubbio! Chiedere a Spalletti per conferma. Chi sta rendendo di più tra i due? Orsolini! Clamoroso, ma è così. E anche nettamente. In stagione hanno lo stesso numero di assist, giocano in squadre simili come produzione offensiva e attenzione difensiva, ma Chiesa segna un gol ogni 278 minuti, invece Orsolini uno ogni 180’. Sintesi: lo juventino è più forte, il bolognese sta rendendo di più. Poi, per il ruolo di seconda punta/ala che entrambi interpretano sulla fascia, ci sarebbero altre stats da valutare. Ma la sintesi non cambierebbe.

    “Fatti, non parole”, diceva una vecchia pubblicità di tanti anni fa. E quindi, a una settimana dalle paginate a senso unico che hanno accompagnato il confronto tra Vlahovic e Lukaku, mettiamoci d’accordo: come si misura il rendimento di un centravanti?

    Il ruolo cambia, rispetto a Chiesa e Orsolini. Primo parametro per i bomber: numero di gol segnati. Secondo: percentuale di gol realizzati in proporzione alle occasioni avute. Terzo la media/gol in base ai minuti giocati. In stagione Lukaku ha segnato 20 gol, Vlahovic 17: vince il belga. Lukaku ha segnato 20 gol malgrado abbia beneficiato di 15,75 XG (occasioni), invece Vlahovic su 17,28 XG ne ha trasformate in rete 17. Prevale di nuovo il romanista. Nel rapporto tra minuti giocati e gol segnati, primeggia invece Vlahovic, che segna ogni 140’ mentre Lukaku va in gol ogni 182 minuti giocati. Ma quest’ultimo è il dato meno significativo dei tre perchè - tanto per fare un esempio - il buon Pavoletti, per fare un nome a caso, segna ogni 177 minuti.

    L’anno scorso, invece, in una stagione indubbiamente molto sottotono per entrambi, basta dare uno sguardo ai numeri. Si diceva che il serbo non rendeva perché non veniva ben assistito dal gioco di Allegri e invece il belga soffriva la concorrenza di Dzeko. Nella sua ultima stagione con l’Inter, dunque, Lukaku aveva realizzato 14 gol con 12,82 XG. Anche per Vlahovic 14 gol, ma con molte più occasioni: 17 XG.

    Quindi: numeri alla mano (e non discorsi in bocca), Lukaku quest’anno sta rendendo esattamente come la stagione scorsa, mentre Vlahovic è indubbiamente migliorato. E non servirebbero le statistiche: basta vederlo giocare, è meno ansioso quando gioca palla a centrocampo e più incisivo in zona gol. Ma il rendimento di entrambi è comunque lontano da quello dei migliori. Uno su tutti, fidatevi anche senza numeri catturati dagli statistici specializzati: Lautaro Martinez è nettamente l’attaccante più preciso, quello che sfrutta con micidiale cinismo la gran parte delle occasioni.

    Viva la precisione, abbasso la narrazione. E per favore, stop alla propaganda di qualsiasi tipo. Parliamoci chiaro: un anno fa, di questi tempi, si diceva e leggeva che Lukaku aveva ritrovato sintonia da grande attaccante grazie all’ambiente familiare dell’Inter. Poi, in estate, a tradimento appena accennato, era diventato brutto, sporco e cattivo (e infortunato e ciccione). Di Vlahovic invece si diceva che non segnava per colpa del gioco di Allegri, che invece alla Fiorentina con Italiano sarebbe stato tutta un’altra cosa. E nessuno che faceva notare la sua media-gol in viola anche con Prandelli e Iachini, per esempio.

    Le parole bisogna saperle leggere. I numeri, no: sono matematica. Basta fare bene i conti. E poi trarre le conclusioni: sia nel dualismo appena inventato (Chiesa-Orsolini), sia in quello che va avanti da un anno (Lukaku-Vlahovic). Numeri tecnici, dunque. Senza addizioni su contratto, scadenza, valore di mercato, ecc.

    Riassunto finale. Chiesa è più forte e talentoso, ma Orsolini ha un rendimento molto più costante malgrado l’alternanza campo-panchina. Vlahovic ha più prospettiva e sta continuando a migliorare, ma Lukaku (anche negli ultimi due anni) è stato più preciso ed efficace in zona gol.  Ecco: con i numeri non si scherza. O almeno, non si dovrebbe…

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    Argentina
    Argentina

    Essì, proprio vero. Basta propaganda. O caro Sabatini suvvia, se non è propaganda il suo articolo...

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