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  • Roma, il momento del riscatto dei delusi

    Roma, il momento del riscatto dei delusi

    • Valerio Nasetti

    'Kjaer è il miglior difensore a disposizione, lo voglio anche l'anno prossimo'. Il mandato di Luis Enrique a Sabatini ha svegliato il difensore danese, autore di una discreta prova sabato scorso contro il Palermo. Giocate semplici, palle scaravantate il più lontano possibile quando necessario: così ha fermato prima Budan, poi Hernandez. Una partita giocata a livelli decenti è troppo poco per meritarsi la conferma, ma fa capire quanto possa essere importante la questione psicologica soprattutto in calciatori così giovani.

    Pochi ricordano, infatti, come Simon abba impressionato nelle primissime uscite stagionali: contro Inter e Siena ha salvato un paio di volte il risultato; la sua parabola discendente è iniziata a Parma, quando è stato sostituito dopo 45', e poi acuita con i sensi di colpa per il rigore procurato in occasione del derby d'andata. Da quel momento, anche complice un infortunio, ha perso completamente la bussola, fino all'episodio di Bergamo, quando Lucho non l'ha ritenuto idoneo per scendere in campo. La Roma però ha investito 6,6 milioni sul suo conto tra la cifra del prestito e l'ingaggio, e sarebbe stato delittuoso farlo marcire in panchina.

    Luis l'ha recuperato dandogli importanza, ma più in generale a Palermo c'è stato il riscatto di tutti i delusi: Josè Angel ha marcato molto bene Miccoli, senza contare che Lamela ha collezionato le migliori partite della stagione proprio contro i rosanero, e al 'Barbera' è tornato a dar prova del gran talento intravisto nel Mondiale under 20. Per loro, come per la Roma, scatta il momento di trovare la continuità. Attualmente ce l'ha soltanto Borini.

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