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Roma, il gesto di Azmoun: 'Mi sono scusato per l'esultanza di Huijsen'
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HUIJSEN QUASI EX - E' accaduto in Frosinone-Roma, 25esima giornata di Serie A, e il protagonista è stato Dean Huijsen. Il difensore giallorosso avrebbe potuto giocare questa partita con l'altra maglia, perché prima di accettare la corte dei capitolini era tutto fatto con il Frosinone per l'arrivo in prestito dalla Juventus. Poi il dietrofront del giovane olandese che ha deluso la società ciociara, come aveva commentato il ds Angelozzi: "Noi vogliamo gente che viene con voglia e desidera stare con noi. Il ragazzo della Juventus ci ha cercato, non siamo andati noi da lui. Il procuratore ci ha pregato, volevano venire a Frosinone. Noi abbiamo aperto le porte, ci hanno chiesto tremila cose, abbiamo fatto anche una call con il padre e il figlio. Sinceramente mi hanno deluso come persona, è stata una cosa brutta. Sono venuti a cercare casa a Frosinone, poi arriva una telefonata e cambi le carte in tavola... Pazienza, vuol dire che non ci meritiamo questa gente".
IL GESTO DI HUIJSEN - Con queste premesse si è arrivati alla partita dello Stirpe e l'accoglienza è stata inevitabilmente calda. Fischi dalle tribune hanno accompagnato la partita di Huijsen fin dalle prime fasi, il che ha scatenato la reazione del ragazzo al momento del gol: minuto 38, il classe 2005 segna un gol strepitoso, esulta alla Cristiano Ronaldo e poi si porta il dito alla bocca per zittire il pubblico di casa.
MONTERISI VS HUIJSEN - Il gesto non è piaciuto ai giocatori del Frosinone, in particolare a Ilario Monterisi che ha attaccato l'avversario innescando una lite, sedata da compagni di squadra e arbitro. Il direttore di gara, peraltro, ha punito Huijsen per il dito alla bocca con il cartellino giallo come gesto 'antisportivo'.
AZMOUN SI SCUSA - L'episodio più curioso arriva però al 71'. Sardar Azmoun realizza il 2-0 per la Roma, esulta ma poi interrompe i festeggiamenti, unisce le mani e si scusa con i tifosi del Frosinone. Il motivo? Fare ammenda per il comportamento sbagliato di Huijsen, come spiegato dallo stesso attaccante iraniano a DAZN al termine dell'incontro: "Mi volevo scusare perché nell'esultanza dopo il primo gol Hujisen ha fatto questo gesto commettendo un'ingenuità, quello che conta di più è il rispetto reciproco e tutto va ricondotto sui giusti binari".
DE ROSSI - Il tecnico Daniele De Rossi, al termine della partita, ha provato a chiudere la vicenda Huijsen: "Non ho capito nemmeno ora cosa ha fatto per essere ammonito. ’ un peccato, non è niente di grave, è una scemenza. E’ giovane, ha l’età di mia figlia. In campo ne ho fatte di cavolate, non possono fargli la morale. Gli è costato 45 minuti in Serie A. Non è grave, la prossima volta non lo farà più". De Rossi, peraltro, ha sostituito Huijsen all'intervallo con Llorente per evitare un possibile doppio giallo.
DI FRANCESCO - Più dura la reazione dell'allenatore del Frosinone Eusebio Di Francesco a DAZN: "Non vogliamo attaccarci troppo a questo, anche perché potrebbe essere mio figlio. È un gesto che non si fa, lo capirà. Soprattutto verso una squadra dove poteva venire, è stato lui a chiamare me, a chiedermi cosa pensassi di lui. È una mancanza di rispetto, ma imparerà. Non gli buttiamo la croce addosso, perché è giovane e imparerà".