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  • Roma, Ghisolfi: "Vicini a Frattesi, vediamo tra 4 mesi.  Rinnovo Paredes e Lucca..."

    Roma, Ghisolfi: "Vicini a Frattesi, vediamo tra 4 mesi. Rinnovo Paredes e Lucca..."

    • Alessandro De Felice
    La finestra invernale di calciomercato si è conclusa da poco meno di una settimana ed è tempo di analisi e bilanci, con il campo come giudice supremo a dare i verdetti e giudicare il lavoro fatto dai club - e in particolare dai direttori sportivi - dietro la scrivania. La Roma si è mossa su diversi fronti, rinforzando in paricolar modo la difesa con gli arrivi di Gollini tra i pali nel ruolo di vice Svilar, di Rensch dall’Ajax, di Nelsson dal Galatasaray e di Salah-Eddine dal Twente, oltre all’affare last-minute Gourna-Douath dal Salisburgo per il centrocampo. Ai microfoni del Corriere della Sera, il direttore sportivo Ghisolfi ha parlato del mercato giallorosso ma anche del futuro con il rebus allenatore in primis.

    “Non vogliamo una squadra soltanto giovane ma un mix che preveda anche esperienza. Cerchiamo soprattutto una cosa: voglia di allenare la Roma, considerarla una prima scelta. Alcuni allenatori sono liberi, altri sotto contratto, alcuni più o meno interessati a venire qui. Per rispetto di Ranieri non mi piace parlare di allenatore futuro. Lui ci ha fatto uscire dalla tempesta. Dopo il Milan gli ho detto che non poteva risolvere tutti i problemi in due mesi e che deve girare a testa alta”.

    FRATTESI - “Lucca non è mai stato un’ipotesi. Cercavamo un vice-Dovbyk e non un titolare. Su Frattesi abbiamo lavorato: con lui, con il procuratore e con l’Inter. Ci siamo andati vicino, tra 4 mesi vedremo se il suo arrivo è realizzabile. Il suo o quello di un centrocampista con le sue qualità”.

    RINNOVO PAREDES - “L’obiettivo è trovare certezze sostenibili da aggiungere a quelle che abbiamo già: Koné, Dybala, Mancini, Ndicka, Svilar, Paredes che è importante in campo e nello spogliatoio. Con lui stiamo lavorando al rinnovo per un altro anno”.

    PROGETTO - “Noi non chiediamo tempo, perché nel calcio il tempo non esiste. La Roma deve portare gioia e orgoglio ai tifosi. E di gioie in questa stagione — penso al derby — ne abbiamo date poche. Chi dirige questo club dà tutto. Il che non significa che non commettono errori. Ranieri darebbe un braccio per arrivare agli obiettivi che la Roma deve avere. Non parlo di transizione: vogliamo vincere oggi e nello stesso tempo lavorare per il futuro. I Friedkin amano la Roma e il progetto stadio ne è l’esempio più lampante”.

    FAIR PLAY FINANZIARIO - “Ranieri ha voluto essere trasparente perché i tifosi meritano sincerità. La società ha firmato un settlement agreement con la Uefa nel 2022, a fronte di un deficit importante. Dura per quattro stagioni e questa è la terza, quella più restrittiva. Abbiamo lavorato sul monte ingaggi, facendolo calare di oltre il 20%, anche se alcuni stipendi nella rosa sono aumentati come prevedevano i contratti. Dobbiamo usare la logica per mantenere fede a un programma ambizioso che prevede il centenario del 2027 e il nuovo stadio”.

    OCCHIO AI CONTI - “Ci siamo mossi dentro un aspetto finanziario obbligato, che ha portato a 5 cessioni e 5 acquisti. Li abbiamo fatti alla fine perché dovevamo aspettare le strategie degli altri club. Bisognava cedere prima di comprare. […] Parliamo di un settlement agreement, cioè un accordo privato, tra Roma e Uefa. Per capirci: c’è un limite di velocità a 30 km/h ma noi dobbiamo andare a 20 perché in passato si è andati a 50”.

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