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Roma, Gerson e 16 milioni di dubbi: ecco perché ha deluso le aspettative
Preso per 16,6 milioni di euro, un posto da extracomunitario, un talento sconfinato dimostrato in Brasile. E poi? Una banale riserva da Europa League e poco altro, anche in un ruolo dove non ha mai giocato prima, ovvero da mezz'ala. Gerson è uno dei grandi punti interrogativi di questo inizio di stagione della Roma: "State tranquilli, giocherà tanto...", aveva detto a denti stretti l'ex ds Walter Sabatini prima di andarsene. Lui l'ha voluto fortemente, strappato alla concorrenza della Juventus. Ma ad oggi deve ancora dimostrare: è giovanissimo, un '97, ma per approfondire la sua situazione a Calciomercato.com parla Ricardo Tenorio, ex vice presidente del Fluminense che seguì da vicino l'operazione.
Tenorio, perché Gerson non gioca mai?
"La Roma lo ha preso per crederci, valorizzarlo. Non so cosa stia succedendo di preciso, ma credo che il problema sia di natura tattica e di ambientamento. Gerson deve maturare tanto".
Anche dal punto di vista umano?
"Sicuramente, deve imparare a conoscere l'Italia e il vostro calcio. La qualità del ragazzo non si discute, ha sempre fatto grandi cose sin da piccolissimo qui in Brasile. Bisogna dargli il tempo di esplodere".
Lo voleva anche la Juventus... e se tornasse al Fluminense?
"Se succedesse, sarebbe una cosa fantastica. Ma è difficile dire se ci siano margini o quello che sta davvero accadendo".
Prevede un prestito già a gennaio?
"Può darsi. La Roma deve fare questo passaggio, decidere come gestirlo. Potrebbe mandarlo in una società che faccia da vetrina alle qualità di Gerson. Il ragazzo ha bisogno di giocare".