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    Roma forte con i deboli e debole coi forti: la mossa della disperazione salva Fonseca

    Roma forte con i deboli e debole coi forti: la mossa della disperazione salva Fonseca

    • Enrico Maida
      Enrico Maida
    Si era mai visto un allenatore che per vincere una partita messa maluccio cambia quasi tutto il reparto difensivo? E’ accaduto grazie alla fantasia del signor Fonseca che dopo un tranquillo avvio si è trovato davanti al fantasma del  Cagliari e alle cappellate di un reparto allo sbando. Fuori Kumbulla, Cristante e poi anche il portiere Mirante, dentro quelli bravi, cioè i titolari.    

    Forte con i deboli, deboli con i forti. Lo slogan si addice ancora alla Roma che risolve la pratica con il Cagliari con la consueta manovra garibaldina. Quello di Veretout, a capo di una azione verticale ispirata da Mikhitaryan e perfezionata da Karsdorp, è il settimo gol del francese, ma anche il settimo gol realizzato dalla Roma nel primo quarto d’ora. Probabilmente non è un  caso se alle partenze razzo corrispondono cali di pressione nella seconda metà della partita.

    Fonseca stupisce lasciando Smalling in panchina e affidando a Bruno Peres la fascia sinistra che l’ottimo Spinazzola non può presidiare per l’ennesimo risentimento muscolare. Peres è un destro naturale ma da quella parte Karsdorp ha ormai prenotato la stagione con una serie di prestazioni ragguardevoli. Resta difficile capire perché non venga dato spazio a Calafiori, un ragazzo che promette bene, anzi benissimo. E che ha un piede mancino molto ispirato. 

    Di Francesco, che non è mai riuscito a battere la Roma, opta a sorpresa sulla difesa a tre con Godin centrale di sinistra. Per sua sfortuna  Si fa male Rog, uno degli elementi chiave e Oliva, che lo rimpiazza, non entra quasi mai in partita. Il terzetto difensivo scelto da Fonseca è da brivido (Cristante in mezzo con Mancini a destra e Kumbulla a sinistra), E lo squillo di Marin, che grazia Mirante, somiglia molto a un campanello d’allarme.

    Dopo l’intervallo Pedro deposita il pallone tra le braccia di Cragno anziché servire Dzeko liberissimo e incavolatissimo. È l’ultima bravata romanista prima della nebbia. Simeone  impreca contro la traversa ma la Roma è in bambola e crollla di fronte a Joao Pedro che firma il pari a dispetto di tre romanisti che lo braccavano. Siamo alle comiche hanno forse pensato i tifosi romanisti rivedendo il film di tante partite rovesciate. Invece la mossa della disperazione rimette la Roma in corsa. Un altro assist di Kardskorp per Dzeko, e una zuccata di Mancini mettono al sicuro la partita anche se un rigore di Joao Pedro obbliga i fedeli alla sofferenza. Poi vai a vedere la classifica e scopri che sei in Champions.

    :(actionzone)

    IL TABELLINO


    ROMA-CAGLIARI 3-2 (primo tempo 1-0)

    Marcatori: 11′ Veretout, 59′, 92′ (rig.) Joao Pedro, 71′ Dzeko, 77′ Mancini
    Assist: 59’ Olica, 71’ Karsdorp, 77’Smalling
    Ammoniti: 19′ Cristante, 20′ Zappa, 29′ Nandez, 37′ Mancini, 60 Kumbulla

    ROMA (3-4-2-1): Mirante (73′ Pau Lopez); Mancini, Cristante (73′ Smalling), Kumbulla (63′ Ibanez); Karsdorp, Villar, Veretout, Bruno Peres; Pedro (63′ Pellegrini), Mkhitaryan; Dzeko (77′ Mayoral). Allenatore: Fonseca.

    CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Walukiewicz, Ceppitelli, Godin (85′ Caligara); Zappa, Nandez, Marin (85′ Pereiro), Rog (15′ Oliva), Lykogiannis (77′ Sottil); Joao Pedro, Simeone (77′ Pavoletti). Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Pairetto.
     

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