Sabato l'Atalanta. Poi altri incontri in società per discutere il rinnovo di Daniele De Rossi e magari alzare l'offerta dell'ingaggio. Ma non soltanto. Da qui a domenica saranno giorni frenetici anche per la composizione del cda da nominare nell'assemblea dei soci del 27 ottobre. Le liste vanno consegnate entro il 1° ottobre e tra i cinque posti spettanti a Unicredit è sempre più probabile la conferma di Pippo Marra, quest'ultimo uomo legatissimo alla famiglia Sensi. Nel precedente Cda, oltretutto, aveva già presentato le sue dimissioni respinte dal dottor Fiorentino (deputy Ceo di Unicredit), nonostante gli al­tri esponenti della banca non fossero d’ac­cordo. In quota Usa, entreranno nel Cda l'ad Fenucci, il legale Mauro Baldissoni, i tre soci Pallotta, Rouane e D'Amore, Joe Tacopina (prossimo vicepresidente), più un altro uomo di fiducia di DiBenedetto, il cui nome non corrisponde al futuro dg Franco Baldini, in arrivo a fine ottobre.

In quota Unicredit oltre al già citato Marra, ecco Fiorentino, Mingrone, Venturini, l'avvocato Cappel­li, presidente fino lo scorso 27 settembre, e - se i membri saliranno a 15 - anche il dottor Muto. Come impone la legge sulle quote rosa delle società quotate, nel board entrerà una donna. Una figura esterna, indipendente, che rappresenti la tifoseria, per dare una immagine diversa della nuova società, la cui possibile identità, ad oggi, rimane ancora segreta.