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Roma, Dzeko: 'Col Barcellona possiamo fare qualcosa di buono. Sulle critiche...'
ROMA - "Il lavoro di squadra è merito di tutto ciò che abbiamo fatto in questa stagione in Champions League. Tutti i gol segnati sono ugualmente importanti, è la squadra che ha portato i risultati. Solo con questo modo di pensare e di comportarsi sul campo puoi permetterti di competere con altre grandi squadre“.
SUGLI AUGURI DI COMPLEANNO - "Ivan Perisic è stato uno di quelli che mi ha fatto gli auguri, ma con Ivan ho ottimi rapporti da sempre. Anche Ognjen Vukojevic ha parlato e si è congratulato con me. Dico grazie ad entrambi, sono rimasto piacevolmente sorpreso. Il miglior regalo è stato il passaggio del turno, oltre a vedere la soddisfazione dei tifosi che stavano aspettando da dieci anni un traguardo del genere. C’erano, ovviamente, biglietti di auguri individuali. Non so nemmeno chi non mi ha mandato un messaggio. Non dirò i nomi. Ci sono stati davvero molti ragazzi che mi hanno fatto gli auguri, ringrazio tutti per le loro parole“.
SULLA QUALIFICAZIONE DELLA ROMA AI QUARTI - "Spot per il calcio italiano? Sì, era dal 2007 che non arrivavano due club italiani ai quarti, è un grosso risultato per il calcio italiano nel suo complesso, specialmente nell’anno in cui la nazionale non si è qualificata alla Coppa del Mondo. Per quanto riguarda la Roma, abbiamo raccolto le simpatie di tutti i tifosi di calcio perché il gruppo in cui eravamo non era facile. D’altra parte, molti pensavano a noi come la vittima sacrificale del gruppo, ma siamo riusciti a buttare fuori l’Atletico Madrid, che ha giocato la finale di Champions non molto tempo fa. Il calcio italiano sta migliorando di stagione in stagione, quindi non mi sorprende che due club siano tra i primi otto d’Europa".
SULLE CRITICHE - "Non faccio troppa attenzione, non perché mi disturbino, ma perché di solito sono io il più grande critico di me stesso. Nelle vita degli attaccanti, si sa che si verificano periodi a secco di gol, ma quando ciò accade, cerco di sfruttare al meglio altre qualità per arrivare al successo della squadra. Dalla crisi in cui mi trovavo, sono passato al mio miglior momento, così è successo l’ultima volta. Il lavoro di un calciatore è tale che devi abituarti a le lodi che ti arrivano oggi, e alle critiche del giorno dopo. I critici ci saranno sempre, è abbastanza comune nel mondo del calcio. È importante che quelli che mi lodano siano ancora più rumorosi".