Calciomercato.com

  • AFP via Getty Images
    Roma: dopo De Rossi e Souloukou, rischia anche Ghisolfi

    Roma: dopo De Rossi e Souloukou, rischia anche Ghisolfi

    Si è conclusa una delle settimane più folli della storia recente in casa Roma. Mercoledì è arrivato l’esonero di Daniele De Rossi, mentre ieri le dimissioni della Ceo Lina Souloukou. La dirigente greca ha lasciato il suo incarico dopo il caos dovuto alla scelta di sollevare dall’incarico DDR e anche a causa di un rapporto tutt’altro che positivo con il resto della squadra. Ora i Friedkin andranno a caccia di un nuovo amministratore delegato e nel frattempo anche la posizione di Ghisolfi appare meno salda. 

    IL DS - Florent Ghisolfi ieri era uno dei pochi presenti all’Olimpico che non è stato al centro della contestazione dei tifosi. Il francese arrivato lo scorso giugno non è ancora mai stato presentato ufficialmente alla stampa e non ha mai rilasciato interviste, né in conferenza, né in televisione. Dopo il terremoto societario che ha coinvolto De Rossi prima e Souloukou, anche la sua posizione sembra essere a rischio. Ai Friedkin non sono piaciute le gestioni di alcuni casi nel mercato giallorosso. In primis il caso Dybala, che ha creato malumore all’interno dello spogliatoio, e poi la situazione Zalewski. Eventi che hanno fatto storcere il naso a Dan e Ryan, che in settimana potrebbe tornare a Roma. Ghisolfi era arrivato contro la volontà di Lina Souloukou che avrebbe preferito Modesto del Monza. 

    IL MERCATO - Ghisolfi ha portato tanti giocatore questa estate, ma il suo lavoro è stato segnato anche da un non giustificabile ritardo. Hermoso e Hummels sono arrivati a fine mercato da svincolati, mentre Koné e Saelemaekers nell’ultimo giorno disponibile. Inoltre, non è arrivato il tanto desiderato rinforzo di qualità a destra che De Rossi ha chiesto per tutta l’estate. Le Fée, acquisto voluto fortemente dal ds francese, è stato fuori un mese per un problema al ginocchio. Anche la sua figura è sulla lente d’ingrandimento dei Friedkin che non accettano più passi falsi. Anche lui, come DDR, ha un contratto di tre anni. L’obiettivo era costruire un progetto in completa sinergia, ma gli scenari sono cambiati e le sorprese potrebbero non finire qui. Al momento la chiamata dei proprietari americani non è arrivata, ma in caso di risultati deludenti il prossimo a saltare potrebbe essere Ghisolfi

    Tutti gli AGGIORNAMENTI in TEMPO REALE! Unisciti al canale WHATSAPP DI CALCIOMERCATO.COM: clicca qui
     

    Altre Notizie