Getty Images
Roma-Defrel, perché il Sassuolo dice no: c'è dietro la Juve
Numerosi sono stati i contatti e gli incontri tra la Roma e il Sassuolo negli ultimi giorni. I giallorossi sono disponibili a prendere Defrel in prestito oneroso per diciotto mesi con riscatto obbligatorio nel giugno 2018 a una cifra elevata: 16-18 milioni di euro. Un'offerta importante, a una società amica. Numerose infatti sono le operazioni, soprattutto per calciatori giovani, che i due club hanno concluso assieme nelle ultime stagioni, e alcuni di questi ragazzi potrebbero entrare nell'operazione (si parla di Pellegrini, per il quale la Roma ha un diritto di recompra). Eppure il Sassuolo ha eretto un muro: no del patron Squinzi, no dell'ad Carnevali. Defrel non si muove.
Ma cosa c'è dietro questo durissimo no del Sassuolo? Pierpaolo Marino, espertissimo direttore sportivo e uomo mercato, ha avanzato un'ipotesi nel corso della trasmissione Zona 11 pm, in onda su RaiSport 1: "I rapporti tra la Roma e il Sassuolo sono ottimi, ma quelli tra la Juve e lo stesso Sassuolo lo sono ancora di più. Credo che, dietro al rifiuto del club di Squinzi di cedere Defrel ai giallorossi, ci siano proprio i bianconeri, i quali sono preoccupati dalla possibilità che la seconda in classifica, e principale concorrente nella corsa allo scudetto, si rafforzi". La Juve, insomma, sarebbe la regista del rifiuto del Sassuolo di fronte alle proposte della Roma. Un po' come accaduto la scorsa estate quando l'Inter provò a prendere Berardi, con una differenza: sull'attaccante italiano la Juve aveva un diritto di prelazione, su Defrel invece l'intervento dei bianconeri sarebbe solo strategico.