Roma: De Rossi, rimorso e rabbia
Il vero danno però De Rossi lo ha fatto alla sua Roma. Garcia, infatti, dovrà fare a meno di lui per la trasferta di Napoli e poi per le sfide a Udinese e Chievo (salvo che il ricorso vada a buon fine e le giornate diventino due) in un punto cruciale della stagione e con Pjanic e Strootman non al top. E se davanti ai microfoni il tecnico ha difeso a spada tratta il suo giocatore, negli spogliatoi si è fatto sentire.
Sono tornate le solite critiche da parte di alcuni tifosi. 'Prende 6 milioni, non se lo può permettere' e 'A 30 anni devi crescere' le più ricorrenti. Difficile però dargli torto. De Rossi, infatti, si era già macchiato 4 volte di episodi simili: la gomitata a McBride che gli fece saltare quasi tutto il Mondiale 2006 (4 giornate), quella a Bentivoglio nel 2011 (3 giornate) e a Srna in Champions (altre tre) e infine il cazzotto a Mauri nel derby dell’ 11 novembre 2011 perso per 3-2 che lasciò la Roma in 10 dopo 48’ e che gli costò ulteriori 3 giornate di stop. A queste si aggiungono altri 6 turni per diffide ed espulsioni varie (in totale 7, una in meno di Balotelli e 4 meno di Totti). Il totale fa 22. Troppi per un giocatore così esperto e così stimato da compagni e avversari proprio per la sua correttezza, ma al quale evidentemente in certi momenti 'si tappa la vena' tanto per citare Prandelli. 'Daniele è già caduto in queste situazioni, ma non sono comportamenti in linea con la persona che è', ha dichiarato ieri Malagò.Non è l’unico a pensarla così.