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    Roma, De Rossi: 'Gli ultimi minuti non passavano mai. Io mister futuro? Penso solo al presente'

    Roma, De Rossi: 'Gli ultimi minuti non passavano mai. Io mister futuro? Penso solo al presente'

    • Redazione CM
    La Roma torna a vincere un derby dopo due anni. Finisce 1-0 contro la Lazio nella 31esima giornata di Serie A, il colpo di testa di Gianluca Mancini regala ai giallorossi un successo pesante nella corsa europea.

    Sorride Daniele De Rossi, che a fine partita interviene a DAZN per commentare il successo: "Più bello vincere un derby da allenatore o da giocatore? Sempre. Da allenatore è diverso perché la sconfitta cade su di te. Era un periodo lungo senza vittorie, sentivamo la pressione di questa partita. Sono tanto felice, da allenatore c’è più tensione emotiva e gli ultimi minuti sono stati assurdi. Ho chiesto se funzionasse il cronometro, eravamo fermi all’87’ (ride, ndr)".

    I FESTEGGIAMENTI - "Io ero entrato, loro sono riusciti. In queste partite si fa un po’ di cinema e i ragazzi mi sono venuti a trascinare sotto la curva. Era un loro momento che mi sono goduto anche io. L’abbraccio dei tifosi non è mai male".

    L'ATTEGGIAMENTO DELLA SQUADRA - "A Lecce era mancato perché devo migliorare. Durante la gara mi arrabbiavo con me stesso per non aver trasmesso la stessa carica di oggi anche a Lecce. A fine primo tempo ho ringraziato i ragazzi, abbiamo giocato bene e l’atteggiamento è durato 90’ minuti. Un grande spirito per il derby,  deve essere lo stesso anche a Lecce".

    IL RITORNO IN CAMPO DI ABRAHAM - "Mi serviva insieme a Lukaku davanti. Non vedeva l’ora di giocare, me lo dice dal primo giorno. Ha iniziato a correre a destra e sinistra, ci vorrà un po’ di tempo però per vedere il vero Tammy".

    ORA DEVE PRENDERSI I PRIMI MERITI - "Odio i finti umili. Non so come spiegarlo, mi è cascata dal cielo questa occasione enorme, mi dicono che ho avuto coraggio, ma io alleno giocatori forti che nascondo qualche mia pecca. Il merito c’è, lavoriamo seriamente. Miglioriamo il migliorabile. Ho puntato su qualcosa che potessero fare molto meglio e nelle 11 partite si sono visti ottimi risultati e partite meno buone. Lavoriamo su questo e su quello che manca".

    ARRIVATO ALLO STEP SUCCESSIVO? - "Sì ho allenato in Serie B e mi chiedevano della mia esperienza da calciatore. Qui ho trovato una squadra forte che mi sta aiutando a diventare famoso da allenatore. So, però, che dalla prossima partita in cui inciamperemo verrò criticato, ma va bene così".

    DA CAPITAN FUTURO AD ALLENATORE FUTURO? - "Direi Mister Presente, oggi mi ci sento più che mai. Quando ero solo un tifoso, ero fuori dal giro e ora mi fa sempre effetto. Ho vissuto questo derby con un picco di emozioni che mi porterò sempre dentro. Del futuro non lo so, ma mi godo il mio presente e oggi starò con birra e patatine senza guardare il Milan, lo staff me l’ha vietato (ride, ndr)".

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