Da Salah a Rudiger, Monchi mago delle plusvalenze: ma per vincere non basta
I tifosi della Roma in questo inizio di mercato non saranno di certo contenti delle clamorose cessioni che ha dovuto fare la società. Il motto del nuovo direttore sportivo Monchi però è chiaro "L'importante non è vendere, ma comprare bene". Il dirigente spagnolo nella sua carriera è noto per le grandi plusvalenze realizzate ai tempi del Siviglia ed è chiamato ora al compito di sostituire gli illustri partenti con calciatori che non intacchino il valore tecnico della rosa.
LE PRIME CESSIONI - Il lavoro di Monchi anche a Roma è partito secondo la sua filosofia con già tre giocatori importanti che hanno lasciato la Capitale. Il primo è stato Salah, che è volato in Inghilterra direzione Liverpool per 40 milioni più bonus dopo che i giallorossi lo avevano prelevato dal Chelsea per 20, poi è stato il turno di Paredes arrivato a Roma per soli 6,5 milioni dal Boca Juniors e adesso volato in Russia allo Zenit di Mancini per 25. Per ultimo, Rudiger che è vicino a firmare con il Chelsea per 35 milioni più bonus dopo che fu preso dallo Stoccarda per 13. I giallorossi hanno così guadagnato da queste uscite un tesoretto di 100 milioni (con una plusvalenza di circa 60 milioni) da rinvestire sul mercato, già in parte utilizzati per il terzino olandese Karsdorp, il centrale messicano Hector Moreno e il regista francese Gonalons.
LE GRANDI PLUSVALENZE - Monchi, in quasi 15 anni di attività, ha portato al Siviglia, grazie alle cessioni dei calciatori da lui ingaggiati, una cifra vicina ai 300 milioni di euro. I colpi più importanti sono stati quelli di Kondogbia prelevato dal Lens per circa 4 milioni, venduto al Monaco per 20 e due anni dopo arrivato all'Inter per 35, Sergio Ramos cresciuto nel settore giovanile andaluso è arrivato al Real Madrid per 23 milioni, Bacca pagato 7 milioni dai belgi del Brugge e poi rivenduto al Milan per 30 e Dani Alves, scoperto in Brasile e acquistato per meno di un milione prima di trasferirsi al Barcellona per 35. Altre super plusvalenze sono state quelle di Negredo, arrivato dall'Almeria per 15 e venduto al City per il doppio, di Krychowiak che è andato al Psg per 25 milioni dopo che fu pagato 5 dal Reims e Gameiro che fu acquistato dal Psg per 7,5 milioni e passato tre anni dopo all'Atletico Madrid per 30.
LA SPERANZA - I tifosi giallorossi, intimoriti dall'indebolmento della loro squadra, devono però guardare al futuro con fiducia credendo nel lavoro della società. La storia infatti è a favore di Monchi che, nonostante le grandi cessioni è riuscito a vincere a Siviglia 2 Coppe Uefa e 3 Europa League consecutive, un record assoluto, più 2 Supercoppe Europee e 2 Coppe del Re. Il dirigente spagnolo infatti, oltre a fare operazioni in uscita, ha sempre dimostrato grande abilità nello scovare futuri campioni che possono essere utili anche per il presente. Nei prossimi anni, l'obiettivo della Roma, dopo tanti secondi posti, sarà quello di cercare di avvicinarsi sempre di più alla Juventus per giocarsi lo scudetto che manca ormai da troppo tempo. Una sfida non facile per Monchi, che dovrà superarsi dimostrando di poter arrivare a giocatori subito pronti per la piazza giallorossa e che rappresentino dei punti di forza anche nel lungo periodo.
LE PRIME CESSIONI - Il lavoro di Monchi anche a Roma è partito secondo la sua filosofia con già tre giocatori importanti che hanno lasciato la Capitale. Il primo è stato Salah, che è volato in Inghilterra direzione Liverpool per 40 milioni più bonus dopo che i giallorossi lo avevano prelevato dal Chelsea per 20, poi è stato il turno di Paredes arrivato a Roma per soli 6,5 milioni dal Boca Juniors e adesso volato in Russia allo Zenit di Mancini per 25. Per ultimo, Rudiger che è vicino a firmare con il Chelsea per 35 milioni più bonus dopo che fu preso dallo Stoccarda per 13. I giallorossi hanno così guadagnato da queste uscite un tesoretto di 100 milioni (con una plusvalenza di circa 60 milioni) da rinvestire sul mercato, già in parte utilizzati per il terzino olandese Karsdorp, il centrale messicano Hector Moreno e il regista francese Gonalons.
LE GRANDI PLUSVALENZE - Monchi, in quasi 15 anni di attività, ha portato al Siviglia, grazie alle cessioni dei calciatori da lui ingaggiati, una cifra vicina ai 300 milioni di euro. I colpi più importanti sono stati quelli di Kondogbia prelevato dal Lens per circa 4 milioni, venduto al Monaco per 20 e due anni dopo arrivato all'Inter per 35, Sergio Ramos cresciuto nel settore giovanile andaluso è arrivato al Real Madrid per 23 milioni, Bacca pagato 7 milioni dai belgi del Brugge e poi rivenduto al Milan per 30 e Dani Alves, scoperto in Brasile e acquistato per meno di un milione prima di trasferirsi al Barcellona per 35. Altre super plusvalenze sono state quelle di Negredo, arrivato dall'Almeria per 15 e venduto al City per il doppio, di Krychowiak che è andato al Psg per 25 milioni dopo che fu pagato 5 dal Reims e Gameiro che fu acquistato dal Psg per 7,5 milioni e passato tre anni dopo all'Atletico Madrid per 30.
LA SPERANZA - I tifosi giallorossi, intimoriti dall'indebolmento della loro squadra, devono però guardare al futuro con fiducia credendo nel lavoro della società. La storia infatti è a favore di Monchi che, nonostante le grandi cessioni è riuscito a vincere a Siviglia 2 Coppe Uefa e 3 Europa League consecutive, un record assoluto, più 2 Supercoppe Europee e 2 Coppe del Re. Il dirigente spagnolo infatti, oltre a fare operazioni in uscita, ha sempre dimostrato grande abilità nello scovare futuri campioni che possono essere utili anche per il presente. Nei prossimi anni, l'obiettivo della Roma, dopo tanti secondi posti, sarà quello di cercare di avvicinarsi sempre di più alla Juventus per giocarsi lo scudetto che manca ormai da troppo tempo. Una sfida non facile per Monchi, che dovrà superarsi dimostrando di poter arrivare a giocatori subito pronti per la piazza giallorossa e che rappresentino dei punti di forza anche nel lungo periodo.