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Roma, Cristante: 'Mai contro Mourinho, De Rossi deve restare'
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CONTRO MOURINHO? - "Mai, sono tutte falsità. Il calcio funziona così: quando le cose non vanno bene, il primo che salta è l'allenatore. Anche se non è l'unico colpevole. I Friedkin hanno consultato i leader dello spogliatoio, me compreso, per chiedere un parere sull'eventuale esonero? Altra cavolata. Credetemi: abbiamo saputo cosa stava accadendo la mattina in cui la notizia è stata comunicata a Mourinho. La finale persa a Budapest è sembrata l’inizio della fine dell’era Mourinho? Non è stato solo questo, tante piccole cose non hanno funzionato".
DE ROSSI - "Ringrazierò sempre Daniele, che mi nominò come esempio durante la conferenza di addio alla Roma da giocatore. Ma da allenatore sta facendo delle cose incredibili. E non era scontato, visto il contesto difficile. Lo chiamo 'Mister', ma se prendiamo un caffè al bar, magari scappa di chiamarlo Daniele... De Rossi deve restare? Stiamo andando bene... E' un sì? Sì".
LA SQUADRA - "E' forte. E deve stare tra le prime quattro del campionato. L'obiettivo è tornare in Champions, non bisogna nascondersi. E’ troppo tempo che non giochiamo con i migliori. Lo scorso anno siamo stati costretti a puntare sulla coppa, a causa degli infortuni. Oggi non vogliamo mollare niente. Non dobbiamo. Sogno di vincere l'Europa League e di tornare in Champions. Poi è chiaro che cercheremo di battere la Lazio, sapendo che i tifosi ci tengono. Ma prima c'è il Lecce, veramente. Non siamo nelle condizioni di distrarci, visto che abbiamo perso tanti punti. Se lunedì giocheremo al 100%, il derby lo giocheremo al 150%".
I FRIEDKIN - "La proprietà negli ultimi mesi è molto presente e non ci sta facendo mancare nulla. Direttamente o attraverso la Ceo, Lina Souloukou. Non ci sentiamo abbandonati a noi stessi. La scelta coraggiosa di De Rossi è un motivo per ringraziare i Friedkin. Non c’è ancora un direttore sportivo? Ci penseranno i Friedkin".
I TIFOSI - "All'inizio in effetti abbiamo faticato a ad amarci reciprocamente, ma negli anni credo che anche loro mi abbiano apprezzato. Ora mi vedo per sempre a Roma? Nella testa questa idea c'è. Ho ancora tre anni di contratto e qui la società sta costruendo una strada giusta. Unendo tutti i puntini della storia possiamo accorgerci di avere un grande potenziale".
IL NUOVO CRISTANTE - "Se guardiamo il centrocampo mi viene subito da pensare a Bove, è un lavoratore instancabile e un giocatore forte. Sono un tipo esigente e cerco di far andare tutti al massimo. Ma con i ragazzi devi alternare bastone e carota, insomma mostrare equilibrio. Anche io quando ero piccolo, certi cazziatoni ho preso... Al Milan avevo 16 anni e ho avuto la fortuna di lavorare con la vecchia guardia: Ibra, Gattuso, Ambrosini, Thiago Silva, Seedorf. Imparare da certi campioni, se hai voglia, è fondamentale per maturare".