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    Baldissoni: 'La Roma potrebbe lasciare l'Olimpico: pochi spettatori e difficoltà'

    Baldissoni: 'La Roma potrebbe lasciare l'Olimpico: pochi spettatori e difficoltà'

    Mauro Baldissoni, direttore generale dei giallorossi, parla ai microfoni di Roma Radio e butta lì un'ipotesi shock: un possibile trasferimento della Roma in uno stadio più piccolo in attesa di costruirne uno nuovo. Infatti, dopo il crollo degli spettatori e le 50 multe in 3 partite del comune ai tifosi, Baldissoni pensa al trasferimento come alla risoluzione dei problemi all'Olimpico: "Potremmo anche trasferirci in uno stadio più accessibile. Se vediamo che le difficoltà di fruibilità dello stadio Olimpico continuano e si riducono gli spettatori, forse dovremmo iniziare a considerare stadi diversi e più piccoli. Nelle ultime partite non è successo niente, per cui quando abbiamo saputo delle multe ai tifosi ci siamo preoccupati. Siamo andati a chiedere in Questura e ci è stato risposto che non si trattava di cambio posto, ma di ostruzione delle vie di sicurezza. Ma non essendo quei settori esauriti noi non notiamo ostruzioni, per cui metteremo ancora più persone della società in curva per essere certi che non ci siano problemi. Poi, anche parlando con Spalletti prima della partita con il Porto, vedendo l’effetto che aveva avuto il Dragao, stavamo dicendo che conveniva pensare a uno stadio più piccolo. Speriamo che tutto questo non sia necessario. L’Olimpico non è nostro, noi abbiamo avviato un percorso per tornare alla normalità, per portare entusiasmo, passione e serenità. E speriamo porti anche all’eliminazione delle barriere, che infatti nel nuovo stadio non ci saranno."

    Sul presidente Pallotta: "Siamo contenti che sia qui, è andato a vedere il nostro nuovo negozio a Via del Corso. Ogni volta che viene qui c'è l'esigenza giornalistica di collegarlo alle attività che svolgiamo. In realtà anche quando non è qui, lui è presente rispetto allo svolgimento delle attività della società, s'informa, condividiamo delle decisioni e si occupa di tutto anche quando non c'è. Quando arriva qui a maggior ragione si occupa di tutto perché abbiamo la possibilità di farlo meglio. Non viene per risolvere qualcosa di specifico ma per affrontare tutte le tematiche che affrontiamo quotidianamente sia sulla società che sul progetto stadio, che è importantissimo per il nostro futuro".

    Sulla sfida con la Samp: "Tutto quello che si fa nel nostro lavoro, quello che misura il successo di quello che facciamo è la partita. Ora ne arriveranno tante, domani c'è la Sampdoria prima in classifica. Hanno lavorato bene e hanno entusiasmo. Sarà più difficile del solito. Non possiamo mai permetterci il lusso di vedere partite facili. Dobbiamo affrontarla con il massimo impegno e questo la squadra lo sa benissimo".

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