Roberto Carlos fa 45, ma la vera stella è Roberto Larcos: le 10 leggende di PES
E' stato fonte d'ispirazione per chi ragiona con il pallone e non con la testa, è stato oggetto delle litigate più belle nelle notte passate a sfidare amici alla playstation, quando la sfida online era utopica, fonte di godimento continua se ce l'avevi, incubo incessante per chi lo affrontava. Si avvicinava il 90esimo, la partita era inchiodata sullo 0-0 ed eccola lì la soluzione: start, formazioni, cambio. Roberto Larcos da terzino ad attaccante e passa la paura. Per non parlare poi dei passettini sulla punizione: insieme alla chierica di Zidane, era la cosa che si avvicinava di più alla realtà in un mondo pixelato. Oggi l'originale, Roberto Carlos, compie 45 anni: ex di Inter e, soprattutto, Real Madrid, ha segnato un'epoca. Il prototipo del terzino moderno, il padre tecnico di quel Marcelo che spaventa la Juve, il terzino sinistro per eccellenza. E il gol con la Francia...
LE 10 LEGGENDE - Partendo da qui, dal compleanno di uno dei più forti di sempre a Pro Evolution Soccer, si vuole rendere onore alle leggende del tempo in cui il tuo umore era strettamente legato allo stato di forma dei tuoi giocatori: se la freccia era rossa, potevi affrontare anche il tirannosauro del primo Tomb Raider (traumi infantili). Specifichiamo: la scelta va dalla play 1 alla play 2, quando bastava essere veloci per chiudere le partite (ah, come mi manca Semau...). Da Adriano a Roberto Carlos, dai velocisti nigeriani alla torre Jan Koller, con un joystick in mano volavi da una parte all'altra del mondo con i tuoi uomini, senza paura. Del resto, con Roberto Larcos perché averla?
@AngeTaglieri88