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    Ritiro contro Imane Khelif, Angela Carini in lacrime: "Al secondo colpo sul naso non respiravo più, non è giusto"

    Ritiro contro Imane Khelif, Angela Carini in lacrime: "Al secondo colpo sul naso non respiravo più, non è giusto"

    • Redazione CM
    Le polemiche hanno accompagnato l'avvicinamento all'incontro e fanno lo stesso dopo il match. Era l'incontro più atteso e discusso quello tra Imane Khelif e Angela Carini, valido per gli ottavi di finale dei pesi welter (66 kg) del torneo di pugilato femminile nelle Olimpiadi di Parigi 2024. Ed è durato solo 46 secondi.

    ANGELA CARINI SI RITIRA DOPO 46 SECONDI CONTRO IMANE KHELIF: COSA E' SUCCESSO E LE REAZIONI

    L'atleta azzurra si è ritirata dopo aver incassato pochi colpi dalla pugile algerina "intersex", la cui partecipazione nel tabellone femminile è contestata dopo che, un anno fa, era stata esclusa dai Mondiali per livello di testosterone ritenuti eccessivi dall'Iba. Il Cio invece, dopo ulteriori verifiche, ha dato l'ok per la sua partecipazione al torneo come donna, come era accaduto nell'edizione di Tokyo 2020.

    Attorno ad Angela Carini c'è grande attenzione mediatica, la pugile azzurra ha rilasciato diverse dichiarazioni dopo il ritiro: tutte le sue parole. 

    A RAI 2 - ""Ho abbandonato il ring perché non me la sono più sentita di combattere. Non sono qui per giudicare e dire altro. Sono salita sul ring e l'ho fatto per mio padre fino all'ultimo. Ci ho messo tutta me stessa".

    ANSA - "Ero salita sul ring per combattere. Non mi sono arresa, ma un pugno mi ha fatto troppo male e dunque ho detto basta. Esco a testa alta".

    GAZZETTA - "Questa per me non è una sconfitta, essere qui, scavalcare quelle corde è un onore. Tutto quello che è accaduto prima dell’incontro non ha influito assolutamente, non sono nessuno per giudicare. Sono salita sul ring, ho fatto il mio dovere da pugile, ho provato a combattere a prescindere da polemiche o altro. Era la mia Olimpiade, volevo vincere. Al secondo preso sul naso non respiravo più, sono andata dal maestro e con maturità e coraggio ho detto basta. Perché servono coraggio e maturità per fermarsi. Non me la sono più sentita di combattere".

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