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    Riposo, infortuni e certezze di formazione: l'Inter ha finito gli alibi, sta meglio della Juve e deve solo vincere

    Riposo, infortuni e certezze di formazione: l'Inter ha finito gli alibi, sta meglio della Juve e deve solo vincere

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    L’inizio del mese, evidentemente, non porta bene all’Inter. L’1 ottobre fu sconfitta in casa dalla Roma e per la prima volta sul pianeta nerazzurro si parlò di crisi. L’altro ieri, 1 novembre, la squadra di Simone Inzaghi ha perso di nuovo contro il Bayern Monaco, ma nessuno ha usato ripronunciare quella brutta parola. Il motivo è semplice: all’Allianz Arena il pensiero di Lautaro e compagni era già rivolto a un’altra Allianz, quella dello Stadium della Juventus. Proprio in vista della sfida di domenica sera, sette titolari sono stati inizialmente risparmiati, visto che l’Inter era già qualificata agli ottavi, con la certezza del secondo posto. E già questo particolare dimostra quanto sia importante il confronto con i bianconeri. Importante e probabilmente decisivo per continuare la rincorsa al primo posto, visto che l’Inter ha due punti più della Juventus e quindi maggiori possibilità di recuperare terreno.

    A parte il vantaggio in classifica, i nerazzurri possono e devono puntare su altri elementi a loro favore. In primo luogo non va sottovalutato il fatto, considerato importante da tutti gli allenatori, che l’Inter arriverà alla sfida di domenica con un giorno di riposo in più rispetto alla Juventus, sconfitta ieri sera in Champions. Ma non è questo l’unico vantaggio che la squadra di Inzaghi dovrà sfruttare, perché l’assenza di Lukaku per quanto grave è l’unica per i nerazzurri, mentre sull’altro fronte non si contano più gli infortunati vecchi e nuovi.

    E poi c’è un aspetto puramente tecnico che dovrebbe giocare a favore dell’Inter perché Inzaghi, al contrario di Allegri sempre più contestato, ha finalmente trovato una squadra nel vero senso della parola, capace di vincere anche senza Lukaku e Brozovic, con Onana promosso titolare al posto del discusso Handanovic. La promozione anticipata agli ottavi di Champions, grazie alle due belle partite contro il Barcellona, e soprattutto le quattro vittorie consecutive in campionato hanno rilanciato l’Inter, ma soltanto un quinto successo contro i rivali storici può autorizzare sogni di rimonta che avrebbero valore doppio visto che la Juventus, malgrado la retrocessione in Europa League, ha la migliore difesa almeno in Italia. E se il giorno prima l’Atalanta riuscisse a frenare la corsa del Napoli, una vittoria a Torino potrebbe davvero rappresentare la svolta del campionato per la rilanciata Inter. Un pareggio, invece, specie se il Napoli vincesse anche a Bergamo, servirebbe a poco, mentre una sconfitta costerebbe il sorpasso della Juventus, cancellando le speranze di rimonta dei nerazzurri. Ecco perché, dopo aver incassato quattro sconfitte nelle prime otto giornate di campionato, l’Inter non ha più tempo da perdere. Gli alibi sono finiti. E quindi, se vuole tornare in corsa per lo scudetto, deve vincere a Torino.

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