Riparte lo sprint scudetto: Milan ridotto all'osso, le trappole sono gli ex Inzaghi e Pirlo. L'Inter cerca il sorpasso
OSTACOLI DA EX - 23 maggio 2007, Atene. Allo Spyros Louis, il Milan si prende la rivincita sul Liverpool e conquista la settima Champions grazie alla doppietta di Inzaghi, bravo e fortunato - in occasione del primo gol - a deviare una punizione di Pirlo. Pirlo e Inzaghi, Inzaghi e Pirlo: compagni e fratelli che, tra rossonero e azzurro, hanno fatto incetta di titoli. Ci sono loro sulla strada di un Milan che in questo caso dovrà prendere ispirazione da Kakà e dalle sue serpentine per schivare gli ostacoli. In meno di 80 ore, Pioli affronta l'ennesimo banco di prova: prima l'insidia di Benevento, poi la super-sfida con la Juve. E al Vigorito sarà tutt'altro che facile, lì dove nel dicembre 2018 Brignoli bagnò con un pareggio beffardo l'esordio in panchina di Rino Gattuso: ancora ai box Ibrahimovic e Bennacer, ai quali fa compagnia da qualche giorno Alexis Saelemaekers, mancherà anche lo squalificato Theo Hernandez.
CONTE PROGETTA IL SORPASSO - L'Inter, al contrario, recupera Sanchez e si presenta al completo. Indomabili avversari che da qualche settimana hanno ingranato la quinta marcia, i nerazzurri appaiono predatori in attesa della vittima, ma l'odore del sangue è più lontano di quanto sembri, perché il Milan è compatto e solido. Per Conte, però, è impossibile non studiare il sorpasso: le trappole milaniste e il calendario nerazzurro - che vedrà l'Inter ospitare il Crotone e fare visita alla Samp - sono occasioni decisamente ghiotte. L'unico (piccolo) vantaggio del Milan sarà l'incastro del calendario: tanto domenica quanto mercoledì, infatti, Donnarumma e compagni scenderanno in campo sapendo già il risultato dei cugini. Dopo panettone e spumante, lo sprint scudetto è pronto a ripartire, agguerrito ed emozionante come non mai. The stage is set.