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  • Retroscena: per colpa di Mancini, Paulo Sousa non andò alla Lazio (che prese Simeone)

    Retroscena: per colpa di Mancini, Paulo Sousa non andò alla Lazio (che prese Simeone)

    Prosegue la marcia di avvicinamento a Inter-Fiorentina con il Corriere dello Sport che svela un interessante retroscena relativo ai due tecniche che oggi siedono sulle panchine di Inter e Fiorentina.

    IL MANCATO APPRODO DI SOUSA ALLA LAZIO - Poco più di sedici anni fa, nel giugno del 1999, Roberto Mancini, attuale allenatore dell’Inter, impedì  il trasferimento di Paulo Sousa alla Lazio di Cragnotti. Il presidente dei biancocelesti aveva praticamente preso il centrocampista portoghese nell’ambito dell’operazione che portò Bobo Vieri all’Inter. Una trattativa laboriosa condotta in prima persona dal patron biancoceleste con Massimo Moratti. Il presidente dell’Inter chiese al suo interlocutore, come parziale contropartita, di prendere un giocatore nerazzurro in modo da abbassare la cifra e Cragnotti indicò il nome di Paulo Sousa, graditissimo a Sven Goran Eriksson.

    IL CONSIGLIO DI MANCINI - Il giorno successivo Cragnotti raccontò l’operazione a Roberto Mancini, che era uno dei suoi uomini di fiducia. E Mancini, seppur apprezzando Paulo Sousa suggerì a Cragnotti di prendere dall'Inter un altro giocatore, quel Diego Pablo Simeone idolo della folla nerazzurra. Cragnotti non perse tempo, chiamò Moratti e chiese di modificare la scelta, così Paulo Sousa restò ad Appiano Gentile, Simeone arrivò a Roma e diventò nel maggio del 2000 l’uomo simbolo del secondo scudetto della Lazio. 

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