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  • 2016 Claudio Villa - Inter
    Retroscena Inter: il 4-2-3-1 scelto dopo un confronto tra la squadra e de Boer

    Retroscena Inter: il 4-2-3-1 scelto dopo un confronto tra la squadra e de Boer

    • Pasquale Guarro
    Le due partite prima di Pescara hanno creato un pizzico di scompiglio. A far discutere anche qualche scelta di Frank de Boer, che al pronti-via non si è presentato nel migliore dei modi. Lo stravolgimento tattico visto contro il Chievo non ha destato dubbi solo tra gli addetti ai lavori, ma anche tra i calciatori stessi. Mauro Icardi lo ha spiegato senza nascondersi nel corso della conferenza stampa: “L'allenatore ha voluto giocare la prima gara con il 3-5-2 . Non lo facevamo dai tempi di Mazzarri e si è visto come fosse da tanto che non provavamo questo sistema”. Questa la prima stoccatina del centravanti argentino al tecnico olandese, che prima di poter metabolizzare viene investito anche dalla seconda.

    ICARDI INDICA LA STRADA - “Mi piace giocare con il 4-2-3-1 perché in questo modo posso contare sull’aiuto di giocatori di qualità alle mie spalle, ma anche sulle corsie laterali”. Una dichiarazione rilasciata in tutta onestà, ma che di fatto spodesta l’allenatore, che fin dal suo arrivo, al contrario di Icardi, non ha mai voluto sbilanciarsi su uno o sull’altro modulo. Eppure le domande dei giornalisti sono state varie, ma de Boer non ne ha mai voluto parlare apertamente. Icardi, invece, non solo ha sdoganato questo tabù, ma ha anche indicato all’ex Ajax la giusta via per il futuro

    IL CONFRONTO - Chievo e Palermo sono stati due fardelli difficili da digerire, chiaro che dopo due gare simili - al chiuso di quattro mura - squadra e tecnico si siano confrontati sull’accaduto. Un faccia a faccia che ha portato a trarre alcune conclusioni: il 4-2-3-1 dovrà essere il modulo di riferimento, almeno quando in campo saranno presenti Banega e Icardi. L’ex Siviglia ha deciso di sposare il nerazzurro anche perché il progetto di Roberto Mancini era basato proprio sul modulo che in Spagna gli ha consentito di consacrarsi tra i migliori trequartisti in circolazione. L’avvento di de Boer, con conseguente cambio di modulo, non ha reso felice il numero 19, che ha subito voluto mettere in chiaro le proprie perplessità. De Boer ha ascoltato e infine accolto le richieste del gruppo, probabilmente anche andando contro quelle che erano le sue idee iniziali.

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